Bruxelles – Tutti assolti. Athletic Bilbao, Barcellona, Osasuna e Real Madrid non hanno infranto le regole comunitarie sugli aiuti di Stato. O almeno, così non è stato provato dalla Commissione europea che aveva sollevato la questione in Tribunale dell’Ue. I giudici di Lussemburgo sono dell’idea che Bruxelles non abbia provato che per le squadre spagnole di calcio esistesse un regime di favore, e dunque non si può esigere alcun recupero. Una soluzione che piace a tutti ed in particolare a chi utilizza codici e promozioni snai per osservare queste importanti squadre.
Nel 1990 la legislazione spagnola ha imposto a tutte le società sportive di diventare delle società per azioni. Ciò al fine di responsabilizzare alle gestione. Tuttavia venne concessa una eccezione a qui club professionistici con conti in buona salute negli anni precedenti al 1990. Le quattro società spagnole in questione si avvalsero della facoltà di non diventare spa. Però, in quanto persone giuridiche senza fini di lucro, Athletic, Barcellona, Osasuna e Madrid hanno potuto beneficiare di una speciale aliquota d’imposta minore sui loro redditi fino al 2016. Un aiuto di Stato illegale, secondo Bruxelles.
A detta del Tribunale, però, la Commissione “non ha assolto in modo adeguato all’obbligo di provare che la misura controversa conferisse un vantaggio ai suoi beneficiari”. Non ha dimostrato, in sostanza, che vi fosse un’agevolazione. Anche perché l’antitrust comunitario ha considerato dati e cifre relative a soli quattro anni, mentre il periodo oggetto del regime controverso era compreso tra il 1990 e il 2015.
La Commissione può sempre ricorrere in appello alla Corte. Per il momento il calcio spagnolo è però non colpevole dei reati contestati dall’Ue.