Bruxelles – Tra i popolari europei (PPE) c’è chi considera la possibilità di non seguire più la strada delle alleanze con i social-democratici (S&D) nel prossimo Parlamento europeo, ma di dare vita ad una svolta più a destra attraverso la partnership con conservatori (ECR) e partiti sovranisti. Un cambiamento epocale, dato che sarebbe una coalizione senza precedenti.
Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, è tra coloro che vorrebbe questo spostamento ancora più a destra del Ppe. “C’è già un accordo con i vertici del Partito popolare, di cui noi siamo parte importante”, sostiene nell’intervista rilasciata a Rai Punto Europa.
Una dichiarazione non proprio comune, visto che sta a significare che il Ppe sta riconsiderando la sua politica come mai fatto finora e che anche il candidato alla presidenza della Commissione Ue, Manfred Weber, che partendo da posizioni simili nelle ultime settimane sembrava aver abbandonato il progetto, sarebbe a conoscenza delle intenzioni delle figure apicali del Ppe. Non solo. Ne sarebbe anche al corrente Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo e attuale vicepresidente del PPE.
Berlusconi è sicuro: dopo il voto “prevedo che si debba lasciare l’alleanza con la sinistra e che si debbano aprire delle nuove strade per un’alleanza con i conservatori di destra e anche con quelli che attualmente si dichiarano sovranisti-nazionalisti”.
Le dichiarazioni di Berlusconi aprono scenari inquietanti per l’Europa. Nell’ECR siede il partito di governo polacco PiS, al centro di una procedura per violazione dello stato di diritto. Lo stesso vale per il primo ministro ungherese Viktor Orban, il cui partito Fidesz è membro del PPE. Dall’altra parte i sovranisti sono per definizione anti-europeisti. I Popolari, a giudicare dalle parole di Berlusconi, stanno pensando di andare con chi non vuole l’Europa e chi ne contesta i valori fondamentali su cui si basa.