Bruxelles – Quale gruppo per il Movimento 5 Stelle in Parlamento europeo? Il quesito rischia di essere più di qualcosa di amletico, ma tramutarsi in un vero e proprio rompicapo. Perché, a oggi, i pentastellati si ritrovano comandanti in capo di un esercito senza truppe.
Le proiezioni offerte dal Parlamento europeo sulla composizione della prossima eurocamera mostrano che tutti i partiti europei con cui Di Maio e soci stanno cercando alleanze non saranno in grado di portare a Bruxelles neppure un europarlamentare. Kukiz15, Liike Nyt, Akkel: queste formazioni hanno in comune un basso consenso elettorale. Se si si andasse al voto oggi guadagnerebbero un bassissimo consenso. Talmente basso che in Finlandia e Grecia Liike Nyt e Akkel vengono annoverati nella voce ‘altri partiti’.
Non una buona notizia per i 5 Stelle, che dovrebbero essere capaci di eleggere 22 europarlamentari. Non pochi, eppure insufficienti a guidare un gruppo tutto da ripensare. Perché è vero che mancano ancora tre mesi alle elezioni europee e in tre mesi tante cose possono cambiare, ma se i potenziali alleati partono dallo ‘zero virgola’ o poco più, trovare i numeri per oltrepassare le soglie di sbarramento nazionali in così poco tempo risulta un’impresa ancor più che titanica.
A oggi i 5 Stelle si ritroverebbero solo con i membri croati di Zivi Zid, in grado di conquistare due seggi. Un campanello d’allarme per il Movimento, che deve a questo punto lavorare su altri fronti per essere certo di avere un gruppo in cui sedere.