Di Anna Ciancio
“Essere un cittadino europeo significa credere in valori che ci permettono di essere soddisfatti di noi stessi” ha dichiarato l’attuale presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani alla presentazione della campagna istituzionale del Parlamento, “Stavolta voto”, tenutasi all’Auditorium di Roma il 1 febbraio scorso.
La campagna vede in prima linea i giovani europei, che attraverso il web si stanno battendo contro l’astensionismo elettorale e stanno sensibilizzando tutti i cittadini affinché si rendano conto di quanto l’Unione sia importante per la crescita di tutti gli Stati membri e vadano a votare alle prossime elezioni di maggio per il rinnovo del Parlamento europeo, l’unica istituzione comunitaria ad essere eletta direttamente dai cittadini.
Il Presidente Tajani ha sottolineato quanto “l’Europa abbia bisogno di meno egoismo e più capacità di giocare in squadra”, perché soltanto uniti e con orizzonti più ampi è possibile raggiungere grandi traguardi, come i 70 anni di pace che oggi molti danno per scontato.
Nel 2014 l’affluenza alle urne degli europei è stata del 42.61% ed oggi il sostegno dei cittadini in favore dell’Europa sta crescendo: in un sondaggio del 2018 il 62% di loro si è dichiarato favorevole all’appartenenza del proprio paese all’Unione e solo il 17% ne prevede l’uscita.
Tra gli obiettivi che l’Europa si pone per la prossima legislatura vi sono: la battaglia contro la disoccupazione giovanile, l’impiego di più fondi per la difesa e per il sostegno alle piccole medie imprese, nonché un maggiore investimento nell’innovazione e nella ricerca, principali motori della crescita.
Negli ultimi quattro anni il Parlamento ha reso il proprio regolamento interno per la legislazione europea più efficiente e trasparente, dando maggiore rilievo alle questioni più urgenti, in particolare con l’aumento degli aiuti gli Stati membri in difficoltà a causa della crisi economica. Sono molti i traguardi che l’Unione ha aggiunto fino ad ora: dall’approvazione del nuovo regolamento sulla privacy all’introduzione di nuove norme per ridurre l’utilizzo dei sacchetti di plastica, fino al rafforzamento del progetto Erasmus, che continua ad essere una porta aperta sul mondo e consente a molti studenti universitari di viaggiare e soggiornare all’estero. Ciò ha permesso di vivere in un mondo più ampio e con maggiori opportunità.
Oggi l’Europa ha ancora molti problemi ma è attraverso il contributo di ognuno di noi che potrà migliorare e guardare a nuove sfide perché, come ha affermato il Presidente del Parlamento europeo, “Più siamo parte integrante dell’Europa e più possiamo proteggere i nostri concittadini, a cominciare dai sessanta milioni di italiani”.