Bruxelles – Il governo britannico ha iniziato a reclutare civili affinché lavorino in un centro di comando e controllo di emergenza per assicurarsi che la Gran Bretagna funzioni senza intoppi all’indomani di una potenziale Brexit senza accordo. Lo scrive il quotidiano The Guardian in una sua notizia esclusiva.
Le note informative inviate dal Dipartimento per l’ambiente, l’alimentazione e gli affari rurali (Defra) alle agenzie di collocamento indicano che il Centro per l’uscita in emergenza dall’UE (EUXE) potrebbe rimanere aperto “potenzialmente per due anni”.
Il capo operativo della Funzione pubblica, John Manzoni, ha già detto che sta cercando di ricorrere a 5.000 dipendenti pubblici, ma cerca anche volontari in dipartimenti non Brexit tra cui il Dipartimento per l’istruzione e il Dipartimento per lo sviluppo internazionale.
dato che mancano solo 50 giorni alla Brexit, la Funzione pubblica sta allargando la rete per reclutare contractor esterni per aiutare con quello che sembra essere un “comando” in stile militare, che opererà in uffici vicini a Westminster.
Secondo le note informative viste dal Guardian, il governo sta cercando individui “imperturbabili”, per aiutare i ministri e il Gabinetto a risolvere eventuali emergenze in uno scenario di non-accordo.
Ai candidati vengono offerte tra le 300 e le 400 sterline al giorno e devono essere pronti per iniziare entro la fine di questo mese.
Il centro di emergenza potrebbe essere situato a Marsham Street, dove hanno sede diversi uffici governativi, incluso il Ministero dell’Interno, a pochi passi dal Palazzo di Westminster. L’altro potenziale sito è Nobel House a Smith Square, vicino a Westminster.
Defra sta reclutando per almeno tre ruoli diversi: briefing del centro di emergenza, funzionari di collegamento ed esperti in gestione delle emergenze.