Bruxelles – Male, malissimo. No, bene, benissimo. Le previsioni economiche d’inverno della Commissione europea suscitano reazioni diverse, completamente opposte, tra gli italiani in Parlamento europeo. Il presidente dell’istituzione comunitaria, Antonio Tajani (PPE), proprio non ci sta. “Siamo diventati il fanalino di coda dell’Europa. Noi, il secondo Paese più industrializzato dell’Unione europea”, lamenta. “Tutti dicono che la situazione è preoccupante, meno questi signori che stanno al governo. Altro che boom, altro che abolizione della povertà. Quando parlano sembra di stare a Scherzi a parte. Verrebbe da ridere, se la situazione non fosse tragica”.
Il presidente del Parlamento europeo si dice “preoccupato per la fotografia che viene fatta” del Paese, dove secondo Tajani “se non si invertirà rapidamente la rotta, arriverà una manovra aggiuntiva, la patrimoniale, la tassa sulla casa e si colpiranno anche le pensioni”. Per l’esponente di Forza Italia e del PPE “invece di fare tutto questo, meglio cambiare il governo”.
Neppure la capo delegazione del PD, Patrizia Toia, ci va leggera. Anzi. Le previsioni Ue, che hanno tagliato allo 0,2% la crescita del Pil stimata per quest’anno e che evoca scenari di recessione prolungata, “sono allarmanti”. Sono numeri che mostrano che “senza un immediato cambio di rotta del Governo andiamo incontro a una nuova crisi economica dagli effetti ancora più devastanti di quella del 2011, perché questa volta è solo il nostro Paese a essere in difficoltà”.
Respinge critiche e accuse al mittente l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Ignazio Corrao. “Siamo certi che la nuova legge di bilancio avrà effetti positivi sull’economia. Entrerà in vigore dal mese prossimo, e i risultati saranno visibili alla fine dell’anno”.