Roma – In Germania, così come fu denunciato tempo fa anche in Belgio, i nostri concittadini in condizioni economiche precarie vengono discriminati e addirittura invitati a rimpatriare? Sono ben due le interrogazioni firmate da parlamentari di opposti schieramenti, che sono state presentate alla Camera proprio per chiedere lumi al governo. Simone Billi della Lega da una parte e i deputati PD Angela Schirò e Massimo Ungaro dall’altra segnalano che in stati federali tedeschi è stato comunicato ad alcuni i nostri connazionali che, in quanto disoccupati e non iscritti alle liste di collocamento, sarà vietato l’accesso ai sussidi e alla copertura sanitaria, e anzi “sono stati inoltre invitati a rimpatriare”. Vicenda- puntualizzano poi i due deputati PD, oggetto anche di un reportage da parte di Radio Colonia, emittente italiana in Germania.
La risposta del governo, per bocca del sottosegretario agli Esteri Riccardo Antonio Merlo, puntualizza che fino ad oggi non sono stati segnalati agli uffici della rete diplomatico consolare casi di discriminazione in contrasto con la normativa europea da parte delle autorità tedesche. Inoltre ricorda le varie normative europee a tutela dei cittadini comunitari in difficoltà economiche e lavorative recepite dai vari Stati membri dell’Ue.
Fatte queste premesse, il sottosegretario aggiunge però che “non si può escludere che quanto segnalato costituisca un comportamento scorretto di qualche amministrazione locale che esercita pressioni indebite sui nostri connazionali disoccupati di lunga durata spingendoli a rientrare in Italia. Tale comportamento violerebbe palesemente la normativa comunitaria che limita il diritto di espulsione a casi estremi”.
E nel caso “il cittadino dovesse subire tali intimidazioni potrà denunciare il comportamento direttamente alla Commissione europea, o anche alle autorità diplomatiche italiane che potranno intervenire presso le autorità tedesche”.