Bruxelles – Una crisi forse mai registrata prima tra due paesi membri dell’Unione europea: il governo francese ha annunciato di aver richiamato l’ambasciatore a Roma Christian Masset per consultazioni, a seguito degli “attacchi senza precedenti”, spiega una nota del ministero degli Esteri della Francia. Successe solo un’altra volta: nel 1940, quando l’Italia entro nella Seconda guerra mondiale.
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“Le ultime ingerenze costituiscono un’ulteriore e inaccettabile provocazione -afferma la nota della portavoce del ministero degli Esteri- . Violano il rispetto proprio della scelta democratica, fatta da un popolo amico e alleato. Violano il rispetto che i governi democraticamente e liberamente eletti devono avere l’uno verso l’altro.”.
Per diversi mesi, continua il ministero degli Esteri francese, “La Francia è stata oggetto di ripetute accuse, di attacchi privi di fondamento, di dichiarazioni oltraggiose che ciascuno conosce e può ricordare. Ciò non ha precedenti dalla fine della guerra. Un conto è avere dei disaccordi, un conto è strumentalizzare i rapporti a fini elettorali”.
La visita del vice premier Luigi Di Maio ai Gilet jaunes ha fatto saltare un tappo già pronto ad esplodere, dopo gli attacchi italiani sulla questione degli ex terroristi, le crisi sui migranti al confine, i problemi sulla Tav e le accuse sul “Franco coloniale”.
“E’ l’ennesima conferma di una folle politica estera di questo governo”, il giudizio del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. “E’ grave che un Paese fondatore dell’Ue abbia una politica estera che isola. Non vogliamo ingerenze nei nostri affari, ma se non vogliamo ingerenze non si può andare in Francia a sostenere i gilet gialli, i distruttori”.
La dichiarazione della portavoce del ministero francese dell’Europa e degli Affari esteri (7 febbraio 2019)
La Francia e l’Italia sono unite da una storia comune; esse condividono un destino. Hanno costruito insieme l’Europa e operato per la pace. La Francia è profondamente legata a questo rapporto di amicizia che nutre cooperazioni in tutti i settori e una vicinanza tra i nostri due popoli. L’amicizia franco-italiana è più che mai indispensabile per raccogliere le nostre sfide di questo XXI° secolo.
La Francia è stata oggetto, da diversi mesi, di ripetute accuse, di attacchi privi di fondamento, di dichiarazioni oltraggiose che ciascuno conosce e puo’ ricordare. Ciò non ha precedenti dalla fine della guerra. Un conto è avere dei disaccordi, un conto è strumentalizzare i rapporti a fini elettorali.
Le ultime ingerenze costituiscono un’ulteriore e inaccettabile provocazione. Violano il rispetto proprio della scelta democratica, fatta da un popolo amico e alleato. Violano il rispetto che i governi democraticamente e liberamente eletti devono avere l’uno verso l’altro.
La campagna per le elezioni europee non puo’ giustificare la mancanza di rispetto di ciascun popolo o della sua democrazia.
Tutte queste azioni creano una situazione grave che pone un interrogativo sulle intenzioni del governo italiano nei confronti della sua relazione con la Francia.
Alla luce di questa situazione senza precedenti, il governo francese ha deciso di richiamare l’ambasciatore di Francia in Italia per consultazioni.
La Francia chiede all’Italia di agire per ritrovare il rapporto di amicizia e di rispetto reciproco, all’altezza della nostra Storia e del nostro destino comune.