Bruxelles – Mastercard impediva ai commercianti di accedere ai servizi di pagamento transfrontalieri ai costi teoricamente previsti. Non permetteva loro di pagare da uno Stato all’altro dell’UE liberi da commissioni, in barba alla regole comunitarie. Da Bruxelles arriva la stangata, con una multa da 570 milioni di euro. “Impedendo ai commercianti di fare acquisti per condizioni migliori offerte dalle banche di altri Stati membri, le regole di Mastercard hanno innalzato artificialmente i costi dei pagamenti con carta, danneggiando consumatori e dettaglianti nell’UE”, spiega il commissario per la Concorrenza, Margrethe Vestager.
Mastercard obbligava le banche ad acquisire le commissioni di interscambio del paese in cui si trovava il rivenditore. In pratica, a causa delle regole di acquisizione transfrontaliera di Mastercard, i commercianti al dettaglio pagavano di più i servizi bancari per ricevere pagamenti con carta rispetto ad altre opzioni. Ciò ha portato a prezzi più elevati per dettaglianti e consumatori, a una concorrenza transfrontaliera limitata e ad una “segmentazione artificiale” del mercato unico. Da qui l’infrazione e la multa.
Nel determinare il livello delle ammende, evidenzia la responsabile dell’Antitrust comunitario, la Commissione ha tenuto conto di diversi fattori, tra cui il valore delle vendite relative all’infrazione, la gravità dell’infrazione e la sua durata. Il valore delle vendite da solo, non è indifferente. Mastercard è il secondo circuito di carte più grande nello Spazio economico europeo (SEE) in termini di emissioni e valore delle transazioni. Lo schema MasterCard funziona grazie ai pagamenti effettuabili con le piattaforme Mastercard e Maestro.
Mastercard ha cooperato con la Commissione durante l’inchiesta, aperta ad aprile 2013, e per questo è stato deciso di ridurre la sanzione del 10%. Uno sconto di 57 milioni, su un multa da oltre mezzo miliardi di euro. “Tutte le decisioni dell’Antitrust possono essere oggetto di ricorso alla Corte di giustizia”, ricorda il portavoce di Vestager, Ricardo Cardoso. La prossima mossa è dunque per il colosso statunitense.