Bruxelles – Che succede nel mondo agricolo? Il numero dei suicidi è alto, troppo alto, segno che qualcosa non va. Almeno in Francia, dove tra gli agricoltori il tasso chi si toglie la vita è superiore del 20-30% rispetto al resto della popolazione. Così il deputato francese Philippe Loiseau, lepeniano, vuole vederci chiaro.
In una mozione di risoluzione chiede alla Commissione europea di adoperarsi per raccogliere dati “accurati e affidabili” sui tassi di suicidio in tutti gli Stati membri. Sempre all’esecutivo comunitario chiede che le statistiche sui tassi di suicidio vengano classificate in modo da individuare i settori che stanno attraversando una crisi.
Loiseau è del parere che siano le profondo difficoltà economiche di chi lavora nel settore a determinare l’aumento delle morte volontarie. Si basa su un uno studio condotto dalla Mutualité sociale agricole, fondo pensioni agricolo francese, che cita nella sua mozione. Sembra che “i maggiori tassi di suicidio tra gli agricoltori possono essere spiegati dalla mancanza di un reddito decente e di debiti ingenti”.
Loiseau aveva già sollevato la questione con un’interrogazione alla Commissione europea, ma il 10 dicembre scorso il commissario per Sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitisi, aveva ammesso nella sua risposta che non ci sono dati disponibili a livello comunitario per consentire un’analisi coerente del suicidio tra gli agricoltori in tutta l’Ue.
Adesso Loiseau ci riprova. La mozione di risoluzione è stata annunciata in Aula, e dovrà essere smistata alla commissione più competente in materia. Lì si dovrà decidere se e come farla avanzare. Intanto si accendono i riflettori su un dramma socio-economico, che si auspica sia solo francese.