Bruxelles – Basta con le spese folli delle politica a dodici stelle. I cittadini spendono troppo, e il Movimento 5 Stelle è deciso a imporre un cambiamento anche in Europa. Basta al finanziamento pubblico dei partiti e delle fondazioni europee, sì al taglio degli stipendi d’oro dei commissari europei. In diverse sedi e in tutti i modi la delegazione pentastellata a Bruxelles e Strasburgo ha posto l’accento sulla necessità di porre fine a quello che la capo delegazione M5S, Laura Agea, non esista a definire un “vero scandalo” della politica europea.
“Per il 2019 sono stati stanziati quasi 70 milioni di euro, soldi che vanno restituiti immediatamente ai cittadini”, attacca l’eurodeputata. Si tratta nello specifico di 50 milioni per i partiti politici europei e 19,7 milioni per le fondazioni politiche. Secondo Agea il Parlamento europeo “dovrebbe vietare i finanziamenti a partiti e fondazioni”.
Sarà questo uno dei punti del programma politico dei 5 Stelle della prossima legislatura. “Dopo le elezioni di maggio la lotta a questi sprechi sarà la nostra priorità”. I tempi per riscrivere le regole del gioco non ci sono, pur volendo. La campagna elettorale distoglierà molto presto tutti i parlamentari europei dai file in discussione a Bruxelles e Strasburgo, quindi se ne riparlerà più avanti.
I 5 Stelle confermano in Europa la loro linea già portata avanti in Italia: taglio dei costi della politica. Hanno prodotto una serie di analisi sulle spese, e visto dove si potrebbe tagliare. Partiti e fondazioni, come pure i salari dei commissari. Denunciano buste paga da capogiro, sempre in appositi studi messi a disposizione del popolo della rete, e attraverso Ignazio Corrao.
“In totale nel 2019 i contribuenti spenderanno per mantenere il collegio del Commissari una cifra pari a 12,6 milioni di euro”, dice il deputato europeo grillino. “Il Presidente Juncker percepisce 27.436,90 euro al mese”, a cui si aggiungono indennità, rimborsi. Il monte stipendi dei commissari sono “uno schiaffo agli oltre 100 milioni di poveri in tutta l’Unione europea”.
I 5 Stelle promettono battaglia, ma dovranno coinvolgere il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. E’ in Consiglio che i leader dovranno stabilire quanto e come spendere per il prossimo bilancio settennale dell’Ue. Sarà in quella sede che l’Italia dovrà negoziare coi partner tutti gli aspetti del budget comune.