Bruxelles – “Non si tratta di impedire nuove alleanze”, si tratta di impedire la formazione di “falsi gruppi” parlamentari. In sostanza, basta ai “fake-groups”, come li definisce Jo Leinen, europarlamentare tedesco del SPD, nell’intervista concessa a Eunews sulla proposta di modifica del regolamento del Parlamento europeo in senso più severo per quanto riguarda le condizioni di creazioni di gruppi.
L’emendamento a firma Leinen chiede che per autorizzare istituzione e mantenimento di un gruppo ci sia “affinità politica” tra i membri. Occorre, in sostanza, che si lavori in modo coordinato, continuato, e che si appartenga ad uno stesso partito europeo o ad una famiglia di partiti che abbiano valori e programmi in comune.
Eunews: Dal gruppo EFDD i colleghi l’accusano di voler impedire nuove alleanze in vista delle prossime elezioni. Come risponde?
Leinen: “UKIP e Movimento 5 Stelle hanno dato vita ad un falso gruppo, un gruppo artificiale. Non hanno mai avuto riunioni, non hanno un terreno comune. Hanno creato un gruppo parlamentare solo per goderne dei benefici. In Parlamento avere un gruppo è un privilegio”.
E: Quindi è così che si spiega il Suo emendamento?
L: “In questi ultimi anni abbiamo assistito a strane manovre, totalmente inusuali e non trasparenti. Basti pensare che Alternative fur Deutschland (AfD) si è diviso in due-tre gruppi diversi (ndr: cinque dei sette eurodeputati hanno lasciato AfD per entrare nel partito tedesco Lkr e siedono nell’ECR come indipendenti; Marcus Pretzell ha fondato il suo partito Die Blaue ed è confluito nel gruppo Enf di Matteo Salvini; Jorg Meuthen è membro del gruppo EFDD). Il Parlamento europeo non dovrebbe essere così naif”.
E: Giusto che sia la conferenza dei presidenti a decidere su formazione e scioglimento dei gruppi?
L: “Dobbiamo avere un procedura di verifica, che analizzi i gruppi. I vertici del Parlamento dovrebbero esaminare questi requisiti e verificare se tali requisiti sono rispettati”.
E: Gli altri membri del gruppo S&D condividono l’emendamento?
L: “Sono coordinatore in commissione Affari costituzionali. Abbiamo discusso per mesi di cosa fare per evitare la formazione di ‘gruppi fake’. Posso dire che la versione precedente era anche più dura”.
E: E gli altri gruppi parlamentari che ne pensano?
L: “Verdi e Sinistra Unitaria (Gue) non devono essere preoccupati. Abbiamo chiaramente scritto che per fare un gruppo bisogna appartenere ad uno stesso partito o ad una stessa famiglia di partiti”.
E: Quindi non si torna indietro? C’è chi dice che potrebbe essere ritirato…
L: “Non c’è alcuna intenzione di ritirarlo. Adesso l’emendamento è all’esame del servizio giuridico del Parlamento. Se il servizio giuridico dirà che è ammissibile, andrà in Aula”.
E: Quando? Già la prossima settimana a Strasburgo?
L: “Teoricamente il voto dovrebbe essere la prossima settimana, ma adesso tutto dipende dal servizio giuridico. Contiamo di votarlo alla mini-plenaria di fine mese”.