Bruxelles – Non ha dubbi Fabio Massimo Castaldo, vice presidente pentastellato del Parlamento europeo: i socialisti stanno tentando un “colpo di mano” nell’Eurocamera per bloccare la nascita di nuovi gruppi parlamentari.
“Colpo di mano al Parlamento europeo. Subito dopo il lancio della nostra nuova alleanza – denuncia Castaldo -, il gruppo dei socialisti ha presentato alcuni emendamenti di modifica del regolamento parlamentare che vogliono delegare alla Conferenza dei presidenti, ossia a 7-8 capigruppo, la possibilità di decidere arbitrariamente sulla formazione di nuovi gruppi”.
L’emendamento, presentato con la sola firma del socialdemocratico tedesco Jo Leinen, sul quale altri membri del gruppo S&D, come gli italiani, spiegano di non essere d’accordo e che si tratta “di un’iniziativa personale”, tende a impedire che nascano gruppi troppo eterogenei, composti da partiti che non hanno un punto di riferimento comune a livello europeo. In sostanza la proposta richiede che per formare un gruppo almeno il 75 per cento dei membri deve appartenere allo stesso partito europeo. In un’intervista concessa a Il Fatto Quotidiano Castaldo spiega che con questa norma, “la Conferenza dei Presidenti potrebbe impedire la formazione dei nuovi gruppi per mancata affinità tra i suoi membri o potrebbe scioglierlo per manifesta mancanza di punti in comune tra i suoi membri. E senza passare dal voto dell’Aula”. Secondo l’esponente di M5s “così Progressisti e Popolari potrebbero decidere in autonomia di bloccare la formazione di nuovi gruppi, danneggiando chi come noi non vuole piegarsi a vecchie logiche”.
Castaldo sostiene che “a differenza del Parlamento italiano, a Bruxelles l’attività politica dei deputati che non fanno parte di un gruppo è enormemente ridotta. È un colpo di mano, e noi non rimarremo inerti. La settimana prossima il Parlamento europeo dovrebbe votare il nuovo regolamento. Se necessario, presenteremo ricorso alla Corte di Giustizia europea. Il cambiamento non può essere fermato”, conclude il parlamentare.