Bruxelles – L’Unione europea adesso fa sul serio. Intende rendere permanenti le misure di protezione commerciali decretate contro gli Stati Uniti quale risposta alle politiche protezionistiche decise dall’amministrazione di Donald Trump. Praticamente la guerra dei dazi va avanti e si acuisce, nonostante l’Europa volesse evitarlo. La Commissione europea ha notificato all’Organizzazione mondiale del commercio (WTO) le sue conclusioni nelle inchieste di salvaguardia commerciale, annunciando l’intenzione di rendere definitive le misure restrittive introdotte a luglio in maniera provvisoria.
Alla base della decisione dell’Ue la dimostrazione di un aumento “significativo” delle importazioni di prodotti siderurgici nell’Ue nel corso degli ultimi anni. Il mercato unico, lamenta l’esecutivo comunitario, “non si è ancora completamente ripresa dalla crisi globale dell’acciaio” ed è quindi “ancora esposto a ulteriori aumenti delle importazioni e alla conseguente pressione al ribasso sui prezzi”.
Ma c’è anche la questione dazi dietro la decisione dell’Ue. Proprio perché già gravato dalla crisi del settore, il mercato siderurgico a dodici stelle risente del sovra-costo imposto ai prodotti ‘made in EU’. Il team Juncker è pronto dunque a far scattare le politiche triennali anti-Stati Uniti, fino al 16 luglio 2021 a meno di revisioni “in caso di mutate circostanze”. Il blocco riguarderà 26 categorie di prodotti siderurgici diversi.
Intanto domani il commissario per il Commercio, Cecilia Malmstrom, volerà domani a Washington D.C. per incontrare il rappresentante americano per il Commercio, Robert Lighthizer. “Si parlerà di pratiche distorsive del mercato”, anticipa il capo del servizio dei portavoce dell’esecutivo comunitario, Margaritis Schinas.