Bruxelles – Parola d’ordine: intelligenza artificiale. La Commissione europea vuole fare concorrenza ai mercati di Asia e Nord America, e invita gli Stati membri a coordinare politiche in materia finora troppo frammentate perché ancora troppo nazionali. Da qui il piano d’azione per il settore, che prevede il rilancio in grande stile delle politiche a sostegno delle nuove tecnologie.
Nel 2016 l’Asia ha visto investimenti privati nello sviluppo dell’intelligenza artificiale per 9,7 miliardi di euro, il Nord America per 18 miliardi euro. In Europa gli investimenti sono stati di ‘appena’ 3,2 miliardi. L’esecutivo comunitario intende colmare il divario, e raggiungere “almeno” 20 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati entro la fine del 2020, per per poi arrivare a 20 miliardi di euro l’anno da investimenti pubblici e privati nel decennio successivo. Previsto in tal senso il lancio di partenariati pubblico-privati, e l’aumento delle risorse nel prossimo bilancio pluriennale (Mff 2021-2027).
Si chiede agli Stati di mettere a punto strategie nazionali per robotica e intelligenza artificiale entro la metà del 2019, per definire livelli di investimento e misure di attuazione. Inoltre si propone di sostenere corsi universitari avanzati in Intelligenza Artificiale, ad esempio attraverso borse di studio specifiche, da finanziare con risorse comunitarie. Ma i sistemi d’istruzione nazionali dovrebbero essere riformati per prevedere corsi di studio specifici.
C’è, ancora, l’intenzione di ‘fare rete’. Si intende sviluppare e “connettere” centri di eccellenza europei per l’intelligenza artificiale, e si intende incentivare la diffusione dell’intelligenza artificiale in tutta l’economia attraverso i poli dell’innovazione digitale (oggi sono stati annunciati 66 milioni di euro per i poli per la robotica).
Si tratta di un piano non vincolante, ma il commissario per l’Economia digitale, Mariya Gabriel, è convinta che i governi non resteranno indifferenti. “Come l’energia elettrica in passato, l’intelligenza artificiale sta trasformando il mondo. Insieme agli Stati membri aumenteremo gli investimenti per diffondere le soluzioni di intelligenza artificiale in tutti i comparti economici, promuovere le competenze avanzate e massimizzare la disponibilità dei dati”.
Il piano d’azione coordinato consentirà all’Europa di beneficiare dei vantaggi offerti dalle nuove tecnologie a cittadini e imprese e di “competere a livello mondiale, salvaguardando nel contempo la fiducia e il rispetto dei valori etici”, aggiunge Gabriel. Tutto questo, sottolinea il commissario per il Mercato unico, Andrus Ansip, “è essenziale per la crescita e l’occupazione”. L’Intelligenza artificiale “è fondamentale per il nostro futuro e non può essere considerato un optional”.