ruxelles – “I giocattoli appartengono generalmente alla categoria più pericolosa di prodotti in vendita” e in circolazione nell’Ue. Il commissario per la Tutela dei consumatori, Vera Jourova, lo sa bene, e in tempi di feste natalizie ha chiesto quindi di condurre controlli ‘speciali’ per capire quali e quanti rischi si possono trovare sotto l’albero. Il risultato? Anche l’albero stesso può mettere in pericolo grandi e piccini, perché tra il classico abete e le sue lucette colorate intossicazioni o problemi elettrici sono tutt’altro che remoti. Al contrario, su 80 tipi diversi di lucette natalizie monitorate dall’Ue, ben 36, il 40%, sono risultate non conforme con le norme comunitarie e ritirate dal mercato.
Eccoli, i risultati dello speciale monitoraggio chiesto dalla Commissione in vista delle feste natalizie. Addirittura in un caso è stato trovato un albero di Natale contenente sostanze chimiche pericolose per l’ambiente e, di riflesso, per la salute umana. La paraffine clorurate rinvenute possono inquinare l’acqua e i terreni. Un problema, dato che spesso gli alberi, terminate le vacanze natalizie, vengono gettati via. “Questo è il momento giusto per augurare vacanze felici e sicure”, dice Jourova, decisa a “fare di tutto per rendere il mercato unico sicuro”.
Ma nella piccola bottega degli orrori allestita in Commissione per l’occasione, l’esempio di prodotto pericolosi non mancano. Colpisce in particolare la presenza di tanti prodotti per bambini di età inferiore a tre anni: ciucci, libricini di plastica utilizzati anche per il bagnetto, oggetti da masticare quando spuntano i primi dentini. Tutte cose trovate dalle autorità nazionali e prontamente notificate a Rapex, il meccanismo di allerta dell’Ue, e rimosse dal mercato. “Grosso modo il 50% dei prodotto che risultano pericolosi o non a norma sono prodotti in Cina”, spiega la Commissione. Dunque il ‘made in China’ è ancora un problema, ma Jourova vuole essere ottimista. “Il dato sulla Cina era al 65% fino a qualche anno fa”.
Più in generale nel corso dell’anno nel territorio dell’Ue il numero di segnalazioni di prodotti non a norma ha grosso modo rispecchiato quello del 2017. Si registra un lieve calo nell’individuazione degli articoli diversamente nocivi, da 2.200 a 2.052 (ma il mese di dicembre ancora non è esaurito). Aumentate le allerte in Italia, passate da 33 a 43.