Bruxelles – L’Italia deve andare avanti con la realizzazione della linea ferroviaria veloce Torino-Lione, o vedrà togliersi i soldi che l’Unione europea ha garantito al Paese. Arriva chiara e netta la posizione dell’esecutivo comunitario, affidata a Enrico Brivio, portavoce per i Trasporti dell’esecutivo comunitario. La Torino-Lione “è un progetto importante”, e per via della sua natura strategica gode di “cofinanziamenti significativi dal bilancio dell’Unione europea”. E secondo le regole, “i ritardi nell’attuazione del progetto potrebbero portare a una riduzione della sovvenzione Ue fornita all’Italia”.
Per la prima fase dei lavori sono stati garanti 814 milioni di euro del cofinanziamento dal fondo Cef per le grandi infrastrutture. Dopo gli annunci del governo Conte di procedere a nuove valutazioni dell’opera, dice Brivio, “la Commissione non può escludere che possa dover chiedere all’Italia di rimborsare il contributo del Cef già erogato se non può essere ragionevolmente speso in linea con i termini dell’accordo di sovvenzione”. Ciò, sottolinea, “in applicazione del principio ‘usalo o perdilo'”.