Roma – Formazione, istruzione, investimenti di qualità, innovazione tecnologica e politiche industriali espansive. Ecco gli argomenti che hanno caratterizzato l’ultimo dibattito della due-giorni di Eunews. Al tavolo, Orazio Viele, Engineering – Direttore Generale Tecnica, Innovazione e Ricerca, Lisa Di Feliciantonio, Head of Public Affairs and Media Relations di Fastweb, Paolo Ghezzi, direttore generale di Info Camere, Marco Bentivogli, segretario della FIM-Cisl e Dario Tamburrano, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.
Per Bentivogli, cruciale, l’innovazione tecnologica resta un tema cruciale. “Ora che viviamo una crisi ‘made in Italy’ interamente auto prodotta dal governo attuale – afferma – possiamo dire che la tecnologia, contrariamente a quello che sostiene la vulgata, fa bene al lavoro. Anzi è la mancanza di tecnologia che uccide il lavoro. L’innovazione tecnologica porta con sé i valori di chi la progetta. Di sicuro tutte le imprese che non colgono l’innovazione perdono utili, fatturato e perdono occupati”.
“L’ ICT – ha spiegato Viele nel suo intervento – nell’ultimo decennio ha assunto al ruolo di principale motore della crescita economica data la sua straordinaria pervasività in tutti i settori industriali e di servizi. Il fenomeno ha portato alla graduale scomparsa di alcune professionalità e di alcuni mestieri e l’emergerne di nuove, e si accentuerà nel prossimo futuro. Si prospetta uno scenario di radicali cambiamenti”.
“L’Europa per farvi fronte deve investire significativamente in ricerca e formazione. Rivolgo un appello al Governo – dice – sull’alternanza scuola-lavoro. Andrà certamente rivista ma non possiamo abbandonarla”.
“Il ritardo digitale dell’Italia rispetto all’Europa non ha a che fare soltanto con le tecnologie – gli fa eco Paolo Ghezzi, direttore generale di Info Camere – molto dei successi del “Made in Italy” viene dalle scelte digitali delle imprese. Molte amministrazioni pubbliche hanno sviluppato buone pratiche digitali. La variabile che può fare la differenza è una governance digitale del sistema-Paese forte e autorevole per guidare e non subire la trasformazione che sta cambiando la società”.
Per Lisa Di Feliciantonio, Head of Public Affairs and Media Relations di Fastweb “intelligenza Artificiale, robotica, Digital Trasformation stanno rivoluzionando il nostro settore e tutto il mondo del lavoro con una rapidità che era impensabile fino a pochi mesi fa. E l’abilitatore chiave di questa rivoluzione è il 5G, la nuova rete ibrida fisso-mobile che grazie alle sue caratteristiche consentirà la connessione contemporanea di migliaia di oggetti. È sicuramente una sfida da cogliere per il mondo del lavoro: tecnologie che rendono più efficiente, più sicuro, più umano il lavoro – affidando ad esempio le attività più ripetitive alle macchine – ma che allo stesso tempo richiedono più flessibilità e nuove competenze. Ma è un passaggio fondamentale per la competitività del paese”.
Competitività che si rafforza se si investe, tanto e bene, in ricerca che, osserva Viele “è il propellente che fa sì che il motore dell’innovazione dell’ICT vada a pieni giri, la formazione è l’unico strumento che può far sì che il saldo fra professionalità in rapida obsolescenza e quelle emergenti sia positivo. Engineering ha costruito e costruisce la propria crescita su questi due capisaldi, grazie ai quali è anche alla guida di molti progetti di ricerca europei, ma ritengo fondamentale che vengano messi e mantenuti come temi prioritari dell’agenda politica europea e dei singoli Paesi”.
“La priorità è avviare un processo – aggiunge Ghezzi – che metta la componente digitale al centro di un rinnovamento culturale diffuso che miri ad allargare la base dei cittadini digitali, a partire dai 10 milioni di cittadini-imprenditori italiani”. Un primo passo lo ha già fatto Fastweb “in prima linea, sia per la realizzazione della rete 5G che vogliamo lanciare sia in modalità fisso che mobile già nel 2020 che per la sfida culturale. Con la Fastweb Digital Academy – conclude Di Feliciantonio – stiamo contribuendo alla diffusione degli skill che saranno critici nel prossimo futuro”.
“Digitalizzazione, intelligenza artificiale e tecnologie blockchain devono essere messe al servizio dell’uomo e dell’ambiente e possono contribuire a cambiare in meglio l’Europa e l’Italia. Per questa ragione il tema delle nuove tecnologie sarà centrale nel programma elettorale
del Movimento 5 Stelle alle prossime europee”, ha sostenuto Tamburrano.
“Le blockchain, o in generale le tecnologie a registro distribuito, possono essere utilizzate per rendere ad esempio le etichette dei cibi più trasparenti e dettagliate. L’intelligenza artificiale con analisi predittiva, invece, può stabilizzare un sistema elettrico basato sulle rinnovabili. L’Europa ha un futuro se investe e crede nelle tecnologie”, conclude Tamburrano.