Roma – L’Unione europea è partecipazione. C’è chi sostiene che non sia così, e in queste affermazioni c’è però un fondo di verità. Il cittadino-europeo è spesso troppo distratto, poco attento alle questioni europee, non sempre facili da capire, e troppo frequentemente estremamente facili da ignorare. Bisogna evitare di non cedere a queste tentazioni. Valeria Fiore, responsabile dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, richiama ai propri doveri la platea di “How can we govern Europe”, l’evento di Eunews sull’Unione europea giunto alla quinta edizione.
“Un Parlamento europeo forte è l’unico modo che avete per far sentire la vostra voce e smentire quanti sostengono che l’Europa è fatta da poche persone”. Un passaggio del suo intervento che Fiore dedica in particolare agli studenti della 1A del liceo Mameli di Roma, giovani che tra non molto saranno chiamati ad esercitare un diritto di voto di cui molti, una volta acquisito, si dimenticano quando si tratta di recarsi alle urne.
Per tutti, quanto possono già votare e quanti lo potranno fare tra qualche tempo, il messaggio è lo stesso: essere attivi. “Non lasciate che gli altri vi raccontino cos’è l’Europa. Informatevi, verificate le fonti e formatevi la vostra opinione”, esorta la rappresentante del Parlamento europeo in Italia, secondo cui un dibattito sull’Unione europea come quello in corso a Roma “è un appuntamento ancora più importante perché si sta preparando la campagna istituzionale del Parlamento per le prossime elezioni europee di maggio”. Il Parlamento europeo ha lanciato la campagna ‘Stavolta voto’, con l’obiettivo di strappare gli europei tutti alla loro passività comunitaria.
Una passività frutto troppo spesso del cattivo esempio di certa politica. Pochi sanno come funziona l’Europa, ricorda Emanuela Conte, capo ufficio stampa della Commissione europea in Italia. Si confondono organismi sovranazionali con istituzioni comunitarie, non si capisce che le decisioni Ue sono prese dagli Stati membri. E spesso non si sa che quanti si pensa lavorino in Europa per l’Europa, non sono mai attivi. Conte prova a rispondere alla domanda posta da Eunews. Come si può governare l’Europa? “Io dire con la competenza e col dialogo”, laddove “competenza vuol dire mandare a Bruxelles gente che sta veramente in Aula invece di gente che non si vede mai”, mentre “dialogo vuol dire confronto, perché puntare i piedi non serve”.