Bruxelles – Ecco cosa ha detto oggi il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis spiegando alla stampa la posizione dell’esecutivo comunitario sulla manovra italiana:
“Consentitemi di passare al caso dell’Italia.
Il 13 luglio il Consiglio ha raccomandato all’Italia di ridurre il suo disavanzo strutturale dello 0,6% del Pil nel 2019.
Per quanto riguarda il piano di bilancio rivisto, la nostra analisi mostra che il deficit strutturale dell’Italia vedrebbe un aumento di circa l’1% del Pil l’anno prossimo. Questi numeri parlano da soli.
È con rammarico, quindi, che oggi confermiamo la nostra valutazione secondo cui il documento programmatico di bilancio dell’Italia è in inadempienza particolarmente con raccomandazione del Consiglio del 13 luglio.
Di conseguenza, abbiamo riesaminato la conformità dell’Italia ai requisiti di riduzione del debito. E la nostra analisi – stando all’articolo 126.3 – mostra che il criterio del debito debba essere considerato come non rispettato.
Concludiamo affermando che l’apertura di una procedura per i disavanzi eccessivi basata sul debito è quindi giustificata.
Vorrei sottolineare che la situazione in Italia è di interesse di tutti: i paesi dell’area dell’euro sono nella stessa ‘squadra’ e seguono le stesse regole. Queste regole esistono per proteggerci. Forniscono certezza, stabilità e fiducia reciproca.
In una situazione di debito molto elevato, l’Italia sta essenzialmente prevedendo un aumento dell’indebitamento, anziché agire con la necessaria prudenza fiscale.
Consentitemi anche di dire che, a nostro avviso, l’impatto di questo bilancio sulla crescita italiana è probabilmente negativo. Esso non contiene misure significative per aumentare la crescita potenziale. E l’incertezza e l’aumento dei tassi di interesse stanno mettendo a dura prova l’economia italiana. Inoltre, ostacola la capacità delle banche italiane di concedere prestiti a società e famiglie italiane a costi accessibili.
Negli ultimi anni, l’Italia ha fatto passi avanti nella stabilizzazione della sua economia, nel ritorno alla crescita e nella creazione di posti di lavoro. L’incertezza crescente di oggi rischia di minare questo progresso.
Elevati livelli di debito mantengono l’economia vulnerabile agli shock. Il debito italiano dovrebbe rimanere intorno al 131% nei prossimi due anni. Si tratta di un carico di debito medio di 37.000 €, questo comporterà un costo 1.000 € per abitante all’anno!
Non riesco a vedere come il perpetuare questa vulnerabilità possa aumentare la sovranità economica. Al contrario, credo che potrebbe comportare in realtà più austerità in futuro.
Con il documento che il governo italiano ha messo sul tavolo, vediamo il rischio che il paese permanga nell’instabilità.
Spero che si possa evitare questo rischio. Perché alla fine, la posta in gioco è il benessere e la prosperità futura del popolo italiano.
Il nostro compito è di segnalare i rischi prima che sia troppo tardi. E questo è ciò che la Commissione ha fatto nelle scorse settimane e quello che sta facendo ancora oggi. Noi siamo pronti per un dialogo con le autorità italiane, ma pensiamo che questa situazione debba essere affrontata. Grazie”.
Ecco il testo originale in inglese:
“Let me turn to the case of Italy.
On 13 July, the Council recommended to Italy to reduce its structural deficit by 0.6 % of GDP in 2019.
As for the revised Draft Budgetary Plan, our analysis shows that Italy’s structural deficit would see an increase by about 1% of GDP next year. These numbers speak for themselves.
So it is with regret, that today we confirm our assessment that Italy’s draft budgetary plan is in particularly serious non-compliance with the Council recommendation of 13 July.
As a consequence, we also re-examined Italy’s compliance with the debt-reduction requirements. And our analysis – our Article 126.3 report – shows that the debt criterion should be considered as not complied.
We conclude that the opening of a debt-based Excessive Deficit Procedure is thus warranted.
Let me stress that the situation in Italy is of common concern: Euro area countries are on the same team and playing by the same rules. These rules are there to protect us. They provide certainty, stability and mutual trust.
In a situation of very high debt, Italy is essentially planning significant additional borrowing, instead of the necessary fiscal prudence.
Let me also say that the impact of this budget on growth is likely to be negative in our view. It does not contain significant measures to boost potential growth. And, the uncertainty and the rising interest rates are taking their toll on Italian economy. Also it hinders the ability of Italian banks to lend to Italian companies and households at affordable cost.
In the past years, Italy has made progress in stabilizing its economy and returning to growth and job creation. Today’s growing uncertainty risks to undermine this progress.
High levels of debt keep the economy vulnerable to shocks. Italy’s debt is forecast to remain at around 131% over the next two years. This is an average debt burden of 37 000 €, and in debt servicing costs 1000 € per inhabitant every year!
I can’t see how perpetuating this vulnerability would increase economic sovereignty.
Instead, I believe it could result actually in more austerity down the road.
With what the Italian government has put on the table, we see a risk of the country sleepwalking into instability.
I hope this risk is to be avoided. Because in the end, what is at stake is the well-being and future prosperity of the Italian people.
Our job is to flag risks before it is too late. And this is what the Commission has been doing over the past weeks, and what we are doing again today. So we stand ready for a dialogue with the Italian authorities, but we think that this situation need to be addressed. Thank you”.