Bruxelles – La Commissione Affari economici del Parlamento europeo ha approvato la nomina di Andrea Enria, a presidente del Meccanismo di vigilanza bancaria unico europeo. Attualmente l’italiano è capo dell’Autorità bancaria europea. La candidatura, proposta dalla Bce, è stata approvata con una larga maggioranza (42 voti a favore, 1 contrario, 9 astenuti). La votazione di ieri precede il via libera del Parlamento Ue riunito in plenaria a Strasburgo, quindi dell’Ecofin e del Consiglio Ue.
Il presidente della commissione, Roberto Gualtieri (Pd/S&D), ha espresso “profonda soddisfazione” per il voto.
“Vorrei congratularmi con Andrea Enria per la sua eccellente audizione. La sua pluriennale esperienza nel settore della regolamentazione e supervisione bancaria e finanziaria sono state altamente apprezzate dal Parlamento europeo nel corso della procedura di selezione”, ha affermato Gualtieri, aggiungendo poi che “la nomina di Enria dimostra che quando si propongono sulla scena europea personalità competenti e autorevoli si può avere successo anche in competizioni molto difficili come quella per la presidenza della vigilanza unica”.
Per un anno, quindi, le due massime figure della Bce saranno italiane. Il mandato di Mario Draghi, presidente della Banca centrale Ue, scade il prossimo ottobre 2019, mentre l’incarico di Enria sarà di 5 anni. L’italiano prenderebbe il posto della francese Danièle Nouy, attuale capo della vigilanza, a partire dall’1 gennaio 2019.
Anche Pervenche Berès, europarlamentare e portavoce S&D per gli affari economici e sociali, ha espresso il suo favore per il voto. “Garantire una successione senza attriti è cruciale per il futuro dell’unione bancaria. Siamo convinti che Enria sia pienamente all’altezza del ruolo”, ha dichiarato.
“La prima priorità è quella di completare la pulizia dei bilanci bancari”, ha affermato Enria nel corso di un’audizione al comitato degli Affari Economici del Parlamento Europeo. Al secondo posto tra le priorità Enria ha fatto riferimento alla “promozione dell’integrazione bancaria trasfrontaliera”.