Bruxelles – “L’Onda Verde non è dovuta a una moda passeggera: è la risposta all’antieuropeismo, alla necessità di difendere l’Ue dagli autoritarismi e all’urgenza di volgere attenzioni maggiori alla lotta al cambiamento climatico”. Sono le parole dei Verdi europei oggi a Bruxelles, che annunciano il loro prossimo Consiglio a Berlino dal 23 al 25 novembre nel corso del quale il partito presenterà le 12 priorità per le prossime elezioni europee del maggio 2019 e eleggerà i suoi due Spitzenkandidat. In corsa sono la senatrice fiamminga Petra De Sutter, l’eurodeputato olandese Bas Eickhout e la co-presidente del gruppo dei Verdi al Parlamento europeo Ska Keller.
Un messaggio coerente in risposta al cambiamento climatico e una visione ecologista e femminista dell’Europa: le sfide più grandi da affrontare per i Verdi, ma non solo. Tra i punti spicca la necessità di investire nella ricerca e innovazione in campo dell’economia verde, la difesa del diritto di asilo, la tutela della salute dei cittadini attraverso la lotta all’inquinamento dell’aria e dell’acqua e la tutela dei diritti delle donne.
“Il successo dei partiti Verdi in Europa non è qualcosa di improvvisato. E’ il risultato di un duro lavoro, di impegno costante”, afferma la co-presidente del Partito europeo Monica Frassoni, facendo riferimento all’Onda Verde che ha preso il via in molti Paesi del nord Europa e che, auspicabilmente, si diffonderà ancora. Come in Italia e negli altri paesi del sud europeo, dove si spera che il fenomeno sia guidato da un’ “onda rosa”, da donne in grado di rispondere all’attuale impronta fortemente maschile che caratterizza, nello specifico, le istituzioni italiane. “Insieme ai Verdi Italiani e ad altri soggetti e associazioni, stiamo attivamente lavorando a un progetto per le elezioni europee che consenta all’Onda Verde di affermarsi anche in Italia”, ha precisato Frassoni, che parla di una lista aperta e plurale, ecologista, europeista, femminista e centrata su giustizia sociale e diritti.
Uno sguardo anche alla Brexit e al ruolo che ha giocato nel sentimento europeo: “Siamo positivi, i cittadini Ue hanno oggi più fiducia che in passato nelle istituzioni europee, ciò che sta accadendo con la Gran Bretagna ha dato modo di riflettere sull’importanza dell’Unione”, ha affermato il copresidente Reinhard Bütikofer, aggiungendo che i cittadini “stanno cominciando a difendere il progetto europeo e a supportarlo”.
Riguardo al sostegno nei confronti dei candidati a presidente della Commissione europea, Bütikofer ha affermato: “I Verdi si impegnano a votare uno Spitzenkandidat quale presidente della Commissione Ue: lo riteniamo favorevole a una maggior democratizzazione del processo di nomina”. Ha poi aggiunto: ” Il candidato-guida che sosterremo dovrà essere disposto a portare avanti i nostri obiettivi. Non chiediamo la condivisione totale della nostra visione, ma sicuramente il supporto alla nostra direzione d’azione. La domanda non è se appoggeremo Weber, o Timmermans, o chiunque altro, ma se loro sono disposti a farsi carico di impegni che abbiamo a cuore e che riteniamo fondamentali, quali lo stop all’esportazione di armi verso paesi con regimi dittatoriali o la garanzia di un reddito minimo negli stati membri”.
“Pensiamo di essere l’alternativa ai partiti dello status quo e ai sovranisti, e sempre più elettori se ne stanno rendendo conto. Da Berlino iniziamo la nostra campagna elettorale per le elezioni europee del 2019: le più importanti nella storia dell’UE”, hanno precisato i due co-presidenti.