dall’inviato
Strasburgo – La rivoluzione europea delle telecomunicazioni è fissata per il 2020. A maggio del prossimo anno si porranno i tetti ai costi per chiamate all’estero, e per la fine dell’anno successivo dovranno essere nell’Ue dovrà esserci una rete di 5G per le connessioni superveloci in almeno una delle principali città di ogni Stato membro. Sono gli obiettivi che si pone l’Unione europea così come approvati dall’Aula del Parlamento europeo riunita a Strasburgo.
Il pacchetto telecomunicazioni introduce importanti novità, prime fra tutti quelle dei listini. Dal 15 maggio prossimo per telefonare dall’Italia in un qualunque altro Stato membro si spenderà massimo 19 centesimi al minuto per parlare, e al massimo 6 centesimi per ogni messaggino di testo spedito. La misura segue l’abolizione del roaming, l’insieme dei costi aggiuntivi che si pagava per poter utilizzare la propria scheda telefonica all’estero. Dopo i tagli alla risposta scatteranno dunque quelli per la chiamata, ma solo nel territorio dell’Ue.
Inoltre, in tema di condizioni di chiamata, l’Aula riconosce il diritto di conservare il proprio numero di telefono fino a un mese dalla rescissione del contratto, e sancisce l diritto al rimborso del credito prepagato non utilizzato al momento della risoluzione del contratto. In caso di ritardo o abuso nel passaggio a un altro operatore, previsto poi un indennizzo.
Queste regole si applicheranno anche su internet. Operatori come Skype, che danno la possibilità di chiamare numeri fissi e telefoni cellulari, dovranno prevedere gli stessi massimali applicati dalle altre compagnie telefoniche, a cui di fatto Skype e affini vengono equiparati.
A proposito di internet. Entro il 2020 si dovrà avere disponibile e funzionante un tessuto “adeguato” di reti veloci. Il testo approvato a Strasburgo, sottolinea la capo delegazione del Pd, Patrizia Toia, “fissa anche un quadro normativo utile a sviluppare e diffondere il 5G in tutta Europa così da creare infrastrutture per lo sviluppo digitale dell’industria dei servizi”. Si tratta di “una straordinaria evoluzione che ha effetti molto positivi per la concorrenza, l’innovazione e la crescita”. L’obiettivo del legislatore è avere la copertura 5G “ininterrotta” per le aree urbane e i principali assi di trasporto terrestre, insieme alla disponibilità di reti di comunicazione elettronica in grado di offrire almeno 100 Mbps.