Bruxelles – L’Eurogruppo mette nuova pressione sull’Italia. La manovra va corretta, tenendo conto delle indicazioni fornite dalla Commissione europea e soprattutto delle regole. I ministri economici dell’area euro pubblicano una nota ufficiale dove si mette per iscritto che l’Italia viene messa nell’angolo. “Abbiamo discusso l’opinione della Commissione alla legge di bilancio dell’Italia per il 2019, e siamo d’accordo con il giudizio della Commissione”. Vuol dire che si riconosce la significativa deviazione dagli obiettivi di correzione dei conti pubblici (peggioramento strutturale del deficit dello 0,8% in rapporto al Pil invece di un miglioramento dello 0,5%) e la necessità di una nuova manovra da presentare entro il 13 novembre.
Si scrive esattamente quello che i partner si attendono dal governo italiano. “L’importanza di conti pubblici solidi quale prerequisito di crescita sostenibile e durevole” è uno dei promemoria. Quindi si ricorda all’Italia che “riduzione sufficiente del debito e obiettivo di correzione di medio termine sono parti integranti del patto di stabilità e crescita”. Regole e impegni presi in sede europea: ecco ciò deve guidare l’Italia nel fare le sue politiche economiche. Non a caso l’Eurogruppo esorta la Penisola a produrre “una revisione della legge di bilancio in linea col patto di stabilità e crescita”.
La Commissione attende, e promette inflessibilità. L’esecutivo comunitario, spiega il commissario per gli Affari economici, Pierre Moscovici, “analizza le manovre nell’interesse della zona euro e dei suoi cittadini”. Ciò perché “la zona euro è come un condominio: è compito”. L’italia dunque è avvisata. Lo Stato fondatore dell’Ue adesso è solo contro tutti.