Bruxelles – Da tempo accaniti oppositori del premier ungherese Viktor Orban, i liberali europei passano all’attacco anche fuori dalle Aule del Parlamento europeo e lanciano una campagna tra i cittadini europei.
Da questa mattina circola per le strade della capitale belga un furgone (scelta, a dire il vero, non molto ecologica) con un grande manifesto che ritrae Orban affiancato da una lacera bandiera dell’Unione, davanti ad un mucchio di soldi (quelli presi dall’Ungheria attraverso i fondi europei) con accanto la scritta: “Prima ha preso i nostri soldi, ora vuole distruggere l’Europa”.
Nel recente dibattito al Parlamento europeo (l’11 settembre) sull’apertura di una procedura di infrazione contro l’Ungheria per violazione dello stato di diritto, il capogruppo dei liberali Alde Guy Verhofstadt aveva tra l’altro detto che “quello che vedo è una versione moderna dell’Ungheria comunista. Il vostro protezionismo economico, il vostro eccessivo nazionalismo, il vostro stato illiberale. La vostra paranoia, pure. Vedete nemici ovunque in Ungheria. Nei media, nel settore energetico, nelle Ong nel mondo accademico. Paranoia. È quasi come se Stalin fosse tornato”, disse il belga rivolgendosi ad Orban che era intervenuto a Strasburgo.
“Avete sottoscritto i valori dell’Unione – continuava Verhofstadt – Li avete violati tutti. Eppure volete che l’Ungheria rimanga membro dell’Unione Europea. Volete mantenere i fondi dell’Ue, ma non volete i nostri valori “.