Bruxelles – Questa volta il commissario per l’Euro, Valdis Dombrovskis, è chiaro, e molto più netto. Che la Commissione europea stesse ragionando sulla possibilità di avviare una procedura per disavanzo eccessivo nei confronti dell’Italia alla luce delle manovra licenziata dal governo Conte era stata fatto intendere. Ma in occasione dell’Ecofin viene detto in modo chiaro. “La procedura è in effetti qualcosa qualcosa che stiamo valutando”.
Non è di per sé un qualcosa di veramente nuovo, in queste settimane di acceso dibattito sui conti pubblici tra Roma e Bruxelles. Dombrovskis aveva già detto che fin qui, anche se il debito tricolore è ben al di là della soglia del 60% in rapporto al Pil, si era considerato l’impegno del Paese sufficiente per non prendere provvedimenti. Adesso, però, “l’attuale progetto di bilancio, se non sarà modificato, è un elemento per riconsiderare le nostre conclusioni” sul debito. Perché, ribadisce, “per l’Italia è importante ridurlo”, cosa che si ritiene non succederà.
A Bruxelles sono pronti a far partire un provvedimento contro l’Italia, ed è questo l’avvertimento forse più chiaro mai inviato al governo giallo-verde. Tutti si auspicano degli “sviluppi” ovviamente in senso positivo, visto che regole e soprattutto impegni parlano chiaro. “L’aggiustamento strutturale del deficit dello 0,6% era stato concordato dal Consiglio, inclusa l’Italia, invece abbiamo un peggioramento strutturale dello 0,8%”. Nulla di nuovo neppure sotto il fronte delle cifre, ma che mostra l’irremovibilità dei partner europei nei confronti di un esecutivo Lega-5Stelle che non sembra egualmente intenzionato a non fare passi indietro.