Roma – Tutta l’Europa è preoccupata dall’andazzo preso dal governo italiano. Ultimo in ordine di tempo il presidente della commissione Problemi economici e monetari del Parlamento europeo, Roberto Gualtieri, in missione a Roma con una folta delegazione di parlamentari europei italiani, venuto a incontrare il gotha del mondo economico e finanziario.
Nella ‘due giorni’ Gualtieri ha avuto delicati faccia a faccia sia con il ministro dell’Economia Giovanni Tria, sia il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco. La manovra non lo convince e parla apertamente di “elementi di forte preoccupazione” emersi nel corso della visita al titolare di via XX settembre “sia per il quadro generale dei mercati, sia per misure come il condono fiscale”
“La retorica molto negativa che sta accompagnando la discussione da parte di esponenti del governo e della maggioranza – dice Gualtieri ai giornalisti riuniti nella sede della Rappresentanza europea Roma – è uno dei fattori di turbamento che rendono complicata la discussione” con la Ue. Per Gualtieri, questa “attitudine nel rapporto con l’Unione rischia anche di rendere più debole la posizione di chi vuole riformare le regole europee”. In altre parole, non si può pensare di “fare dichiarazioni assurde come quelle di Di Maio, Salvini, Borghi o Savona e poi pensare che non ci siano conseguenze” nel rapporto politico con Bruxelles.
Spiegando che “i fondamentali dell’economia italiana sono molto solidi” Gualtieri ha posto l’accento sulla certa “procedura per debito eccessivo” che arriverà nei prossimi mesi. Il governo se l’attende ma, secondo il racconto di Gualtieri “è determinato ad andare avanti. Il ministro Tria ci ha spiegato il senso della manovra. Ovviamente i parlamentari di Lega e Cinquestelle sono usciti soddisfatti io penso che sia una manovra non convincente, non sostenibile e mal congegnata”.
Poi una (mezza) rivelazione: “il deficit potrà arrivare fino al 2,4%, ma non è detto che questo limite sia raggiunto, il Parlamento ha autorizzato ad arrivare fino a questo limite” – osserva Gualtieri riferendo che a spiegarlo è stato proprio il ministro dell’Economia. “Il Governo conta di implementare le misure in tempi successivi, alcune potrebbero partire subito oppure no, quindi a seconda del momento in cui diventano definitive e in che misura, non è detto che il limite del 2,4% si raggiunga”, ha riferito l’eurodeputato pd. Sul fronte delle pensioni nell’incontro con Tria è emersa l’indicazione che quota 100 “è finanziata per tre anni poi il Governo farà una valutazione e si vedrà”.
Anche nell’incontro con il governatore di Bankitalia Visco “sono emerse preoccupazioni, ma il sistema bancario viene ritenuto solido e non si ritiene ora che ci siamo elementi critici”. Un eventuale intervento a favore delle banche viene ‘derubricato’ come “un caso di scuola. Lo stesso Tria – ha aggiunto – non ha detto cose particolari sulle banche”. Gualtieri ha infine acceso i fari sul futuro della Consob “rappresentando l’esigenza di salvaguardarne l’indipendenza, dopo le note vicende”.