Roma – Quanti sono gli enti pubblici in Italia? Domanda difficile cui da decenni si tenta di rispondere con una nutrita serie di norme taglia-enti dagli esiti tuttavia sinora assai incerti. In tempi recenti si sono cimentati Calderoli, Monti, Cottarelli, Renzi ad addentrarsi nei meandri di sigle, consorzi, agenzie, tentandone uno sfoltimento. Ma gli enti – noti ma anche meno noti se non addirittura misconosciuti ai più – resistono.
Vediamone alcuni. Ad esempio, ad ottobre finisce il mandato del commissario straordinario dell’Uits. Cioè dell’Unione Italiana Tiro a Segno. Per chi non lo sapesse, stiamo parlando di un ente pubblico sottosto alla vigilanza del ministero della Difesa. Di cosa si occupa? La sua finalità è “l’istruzione e l’esercizio al tiro con arma da fuoco individuale o con arma ad aria compressa e il conseguente rilascio di certificazione”. Inoltre all’Uits sono affidate la diffusione e la pratica sportiva del tiro a segno in quanto federazione sportiva vigilata dal Coni.
Intanto è in corso nelle commissioni Affari costituzionali del Senato e Cultura della Camera la procedura di nomina del presidente della Fom. Ovvero, Fondazione Ordine Mauriziano. E mentre la nostra Carta, nella XIV disposizione transitoria, abolisce i titoli nobiliari, dà invece riconoscimento costituzionale all’ordine mauriziano “conservato come ente ospedaliero”.
C’è da dire che nel 2006 la Fondazione è stata commissariata a causa del dissesto finanziario in cui versava l’ente. Questa primavera è stato approvato il nuovo statuto, in base al quale la Fom prosegue, senza fini di lucro, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale mauriziano e nel perseguimento degli interessi delle comunità e dei territori interessati, comprese le funzioni di beneficenza istruzione e culto.
Sempre in tema di enti, tirano un sospiro di sollievo gli iscritti all’Enpapi, ente nazionale di previdenza di infermieri professionali, assistenti sanitari, vigilatrici d’infanzia che esercitano la professione in forma autonoma o associata. Già, perché i deputati Paolo Grimoldi e Alberto Ribolla (Lega) avevano sollecitato i commissariamento di questo ente – nato appena 20 anni fa e con quasi 26 mila iscritti – con una interrogazione al ministro del Lavoro, il pentastellato Di Maio. Ma il sottosegretario Claudio Durigon (Lega) fa sapere – rispondendo all’interrogazione dei due leghisti – che “non ricorrono le condizioni per procedere all’istruttoria per un eventuale commissariamento” dell’Enpapi, perché non sussistono motivi di disavanzo economico-finanziario né di gravi violazioni di legge.