Bruxelles – La rivista De Europa. European and Global Studies Journal nasce all’interno della Cattedra Jean Monnet, attivata presso l’Università di Torino, allo scopo di approfondire le ragioni dell’unificazione europea di fronte al risorgere dei nazionalismi, dell’euroscetticismo, delle rivendicazioni sovraniste.
L’oggetto è l’Europa; l’Europa non solo di Bruxelles, ma l’Europa nelle sue diverse manifestazioni nel tempo e nello spazio. Il filo conduttore è sottolineare l’identità, i valori, le radici comuni dell’Europa, al di là delle diversità che ne rappresentano la ricchezza, definire, rafforzarne la consapevolezza da parte dei suoi popoli, rimarcare la necessità dell’unificazione per rispondere alle sfide del mondo attuale.
Il giornale è multidisciplinare e ospita contributi provenienti da diverse materie, in modo da abbracciare la complessità e la ricchezza dell’Europa.
I temi di De Europa riguardano specificamente:
- la formazione dell’idea di Europa e la sua evoluzione nel tempo, i mutamenti della sua estensione e del suo contenuto fino al problema, tuttora dibattuto, dell’esistenza di un’identità europea;
- le multiformi caratteristiche della Civilisation européenne, risultato degli scambi e delle contaminazioni della civiltà europea con quelle non europee: la politica, l’economia, il diritto, le religioni, la cultura, le città, il paesaggio, l’ambiente, i luoghi della memoria, i contributi che l’Europa ha dato all’umanità e quelli che ha ricevuto dalle civiltà extra-europee;
- la nascita e l’evoluzione dell’integrazione europea, il suo sistema istituzionale e le sue politiche;
- le relazioni dell’UE con il resto del mondo e le organizzazioni internazionali e regionali e il tema, delicato e sensibile, se l’Unione possa essere un modello per le altre forme di integrazione regionale; il rapporto fra UE, regionalismo, globalizzazione e il ruolo che potrebbe ricoprire a livello internazionale senza degenerare in nuove forme di eurocentrismo, ma proponendosi come potenza gentile stabilizzatrice e pacificatrice e artefice di un innovativo rapporto con i paesi in via di sviluppo;
- l’analisi dell’euroscetticismo, distinguendo il rifiuto pregiudiziale del progetto d’integrazione e la rivendicazione del ripristino della sovranità nazionale dalle critiche all’attuale configurazione dell’UE e alle sue politiche volte a creare un’Unione più solidale e democratica;
- la sfera pubblica europea ed il processo di europeizzazione della cittadinanza;
- le narrazioni e i discorsi d’Europa, la creazione di euroletti e la contaminazione delle lingue nazionali.
I contributi, sottoposti alla blind double peer review, sono pubblicati in una delle seguenti lingue: inglese, francese, spagnolo, italiano. Il giornale pubblica due numeri all’anno, integrati da numeri speciali. Si alternano numeri tematici e numeri aperti.
A cura di Umberto Morelli per Affarinternazionali.it.