Bruxelles – Potrebbe essere l’ultima volta: ai tedeschi l’ora legale non piace, e dunque si sono fatti promotori di una consultazione popolare nell’Ue (alla quale hanno votato quasi solo loro e i nordici) che la Commissione europea ha accolto per buona, promettendo che il prossimo anno la pratica di cambiare ora due volte l’anno sarà abolita.
Intanto, per quest’anno ancora, nella notte di domenica 28 ottobre, alle tre, le lancette degli orologi andranno spostate un’ora indietro: si potrà dormire un’ora di più, ma il prezzo da pagare saranno giornate con il buio che arriva prima.
In teoria il 31 marzo 2019 potrebbe tornare l’ora legale, a meno che la Commissione europea non riesca a cancellare tutto, dando la libertà a gruppi di Paesi vicini di scegliersi, una volta per tutte, in che orario stare.
La consultazione popolare della quale si accenna ha visto la partecipazione di circa cinque milioni di europei, ma di questi tre milioni e mezzo erano tedeschi, e tanti altri dei Paesi più a nord, come la Finlandia. Insomma, su cinquecento milioni di europei hanno partecipato in cinque, l’uno per cento, percentuale risibile, e tra questi cinque hanno deciso i tedeschi.