Bruxelles – Mentre le trattative per la Brexit continuano – e questa volta, in fondo al tunnel della Manica, forse si incomincia finalmente a intravedere la luce – il Regno Unito sembra avere già la testa altrove.
Approfittando del summit Asia-Ue (Asem) tenuto a Bruxelles il 18 e 19 ottobre, Londra ha pensato di iniziare a lavorare ai suoi futuri scambi commerciali con il resto del mondo. Una cosa che non fa piacere all’Unione europea, della quale il Regno Unito continuerà, fino a marzo 2019 a fare parte – e che non nasconde una certa esasperazione dopo mesi di difficili negoziazioni per arrivare a un accordo.
La Rappresentanza britannica ha tenuto a far sapere che a margine dell’Asem il primo ministro britannico Theresa May ha incontrato il premier cinese, il presidente coreano e il primo ministro di Singapore. Negli incontri bilaterali con i tre leader May ha parlato delle basi da gettare per future relazioni commerciali e di una eventuale partecipazione all’accordo Trans-Pacifico (che comprende 11 nazioni che si affacciano sull’Oceano Pacifico e che gli Stati Uniti non hanno ratificato).
Finchè è parte dell’Unione europea, il Regno Unito “non può negoziare accordi con Paesi terzi”, ha protestato l’Alta rappresentante per la politica estera e di sicureza dell’Ue, Federica Mogherini, al termine del summit, interrompendo il ministro degli Esteri della Corea del Sud che stava parlando delle future prospettive commerciali tra Londra e Seul.
Però al premier cinese Li Keqiang, la premier britannica ha detto di non vedere l’ora di rafforzare i legami economici – compresi i rapporti commerciali – tra i due Paesi, le cui basi sono già state gettate durante l’incontro già avvenuto tra i due leader quest’anno.
May ha confermato l’impegno a sostenere un sistema internazionale basato su regole, compresa l’importanza della libertà di navigazione e della sicurezza marittima e ha ribadito, per Hong Kong, il suo sostegno alla soluzione “un Paese, due sistemi”.
Il premier cinese si sarebbe mostrato entusiasta all’idea della cooperazione economica con la Gran Bretagna, dichiarando di “non aspettare altro che inaugurare l’era di diamante” nelle relazioni tra i Paesi.
May ha avuto colloqui analoghi anche con il presidente della Corea del Moon Jae-in, mostrandosi desiderosa di rafforzare i legami tra i due paesi sia ora che dopo che il Regno Unito avrà lasciato l’Unione europea. Poi si è parlato anche di politica estera, con May che si è complimentata con il leader sudcoreano per i progressi raggiunti nei rapporti con la Corea del Nord sulla strada della de-nuclearizzazione.
Seul e Londra hanno affermato di avere intenzione di collaborare strettamente per la transizione rispetto all’accordo commerciale esistente tra la Corea del Sud e l’Unione europea.
“Vogliamo mantenere buoni rapporti commerciali con il Regno Unito” e un elevato “livello di collaborazione” e questo “richiede molto lavoro di programmazione di emergenza”, ha dichiarato il ministro degli Esteri del Corea del Sud Kang Kyung-wha al termine dell’Asean summit. “Abbiamo già avuto contrattazioni e discussioni con Theresa May”, ha aggiunto Kang.
Theresa May ha incontrato, per ultimi, il primo ministro Lee Hsien Loong di Singapore e il ministro degli Esteri Mark Field.
I due leader hanno iniziato il dialogo discutendo il desiderio di approfondire i legami commerciali bilaterali e il potenziale coinvolgimento del Regno Unito nel Partenariato Comprehensive and Progressive Trans-Pacific – Cptpp. Inoltre, May e Lee hanno parlato del rafforzamento della cooperazione con altri Paesi asiatici per aumentare la prosperità e la sicurezza condivise.