Bruxelles – Tenere viva l’onda lunga europeista ed ambientalista di domenica scorsa. Lo spazio c’è, anche in Italia. Dunque organizzata da tempo ma appena dopo i successi ottenuti in Baviera, Belgio e Lussemburgo dagli ecologisti, si è svolto a Bruxelles un incontro con alcuni esponenti di forze politiche e associative civiche, progressiste ed ecologiste su invito dei Verdi Europei, che ha rappresentato una tappa di un dialogo iniziato qualche mese fa in Italia e che ha coinvolto anche DIEM25 e Movimenta e che punta a presentare una lista europeista ed ecologista alle prossime elezioni europee anche in Italia.
Il confronto è stato incentrato sui temi dell’ecologismo politico, dalla lotta ai cambiamenti climatici al Green New Deal, su “un’Europa forte, ma profondamente riformata nelle politiche e nel funzionamento, su una difesa intransigente dei valori di democrazia ed eguaglianza, sulla partecipazione delle donne e sul rifiuto di tutti i nazionalismi”. L’incontro di ieri con gli italiani residenti a Bruxelles è anche stata l’occasione per discutere del contesto europeo e delle priorità che caratterizzeranno la campagna elettorale dei Verdi Europei per le elezioni del maggio prossimo, che si annunciano particolarmente importanti.
Sulla base di obiettivi e valori comuni, le diverse forse politiche hanno annunciato di aver concordato “di avviare una mobilitazione, aperta a chiunque condivida queste idee, su iniziative popolari europee per la transizione ecologica, per ridurre il riscaldamento globale e per il rafforzamento dei diritti civili e politici in Europa e su iniziative pubbliche comuni in Italia nelle prossime settimane, per portare nella politica italiana una comune visione federalista europea, femminista ed ecologista”.
Come ha ricordato una delle animatrici del progetto, Monica Frassoni, co-presidente del Partito Verde europeo, “in Italia, nonostante il successo di forze come Lega e Cinque stelle, nella società civile esistono tante realtà democratiche che si oppongono ai valori di questa destra. Pensiamo a Riace, o alla risposta dei cittadini di Lodi sulla questione dell’esclusione dei bimbi stranieri dalla mensa scolastica. Ecco, in Italia esiste una fitta rete di queste realtà, alla quale vogliamo offrire un progetto inclusivo, nel quale possano riconoscersi a livello nazionale”.
Il progetto è sostenuto da molti esponenti politici non italiani, tra gli italiani, otre a Frassoni, coi sono Marco Affronte (Verdi/ALE), Angelo Bonelli e Luana Zanella (Federazione dei Verdi), Beatrice Brignone e Annalisa Corrado (Possibile), Marco Furfaro e Diego Blasi (Futura), Carmine Maturo e Roberto Della Seta (Green Italia), Alessio Pascucci (Italia in Comune), Rossella Muroni (deputata ed ex Presidente di Legambiente), Marco Cappato e Marco Perduca.