Bruxelles – Bono vuole prendere parte attiva in una possibile partnership rinnovata con l’Africa e nel progetto europeo. In quanto artista, “posso avere un ruolo importante nel raccontare in modo romantico cosa significa essere parte dell’Unione europea”, dice oggi a Bruxelles.
Stamani il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha incontrato il frontman degli U2, che in quest’occasione veste il ruolo di cofondatore di One Campaign, Ong impegnata nella lotta alla fame, alle malattie e alla povertà in Africa e in altre regioni del mondo.
“C’è una mente, un cervello dietro alle istituzioni europee e alla politica”, dice Bono, “che lavora guidato da valori e aspirazioni in vista del miglioramento della vita dei cittadini”. Bruxelles è “simbolo di chi siamo e di chi vogliamo essere”, e l’Unione è “un’idea, un sentimento”; Bono, lo sottolinea, vuole “essere parte di tutto ciò”.
Tajani auspica di inserire nel bilancio Ue maggiori aiuti per il continente africano. “Dobbiamo lavorare in Africa per la crescita dell’Africa”, ha affermato, “soprattutto in un momento come questo, in cui stiamo assistendo ad una sorta di seconda colonizzazione” ad opera della Cina, la quale vi sta investendo in modo massiccio. Dell’aumento del benessere africano, tra l’altro, “beneficerebbe anche il nostro continente, creando nuove opportunità per entrambi”, e consentirebbe di “gestire in modo più efficace e concreto le immigrazioni e il terrorismo”, oltre ad offrire alla popolazione “prospettive nella loro stessa terra”.
Tajani parla anche di “protezione dell’Ue”, della necessità di “essere uniti” in nome dei valori che accomunano gli stati europei, che “da 70 anni vivono in pace tra loro come non avviene da nessun’altra parte del mondo”. Ha infine ringraziato Bono per il suo impegno a favore dell’Europa e per la sua collaborazione nel tentativo di far comprendere ai cittadini comunitari “l’importanza dell’esistenza di un ‘ombrello europeo’ per essere competitivi a livello globale”.