Bruxelles – Il Parlamento europeo ha adottato nuove misure che renderanno più difficile la vita dei criminali. Le norme accelereranno il congelamento e la confisca dei proventi di reato in tutta l’Unione europea. In altre parole, per gli Stati membri sarà più facile e veloce mettere in moto la procedura, già discussa in giugno dal Parlamento e dai ministri Ue.
La privazione dei beni nei confronti dei criminali è uno strumento importante per il contrasto delle loro azioni, ma stando a uno studio di Europol – agenzia Ue per la lotta al crimine – del 2016, solo l’1,1 percento dei profitti illeciti viene attualmente confiscato.
Le norme prevedono l’introduzione di scadenze più ravvicinate (ogni paese comunitario ha 45 giorni di tempo per eseguire un ordine di confisca ricevuto da un altro stato membro), l’utilizzo di documenti standardizzati a garanzia di una maggior efficienza comunicativa ed attuativa, l’allargamento dell’ambito di applicazione (confisca dei beni anche ad altre persone legate all’organizzazione criminale e possibilità di azione anche in assenza di condanna) e la previsione di nuovi diritti per le vittime, che saranno le prime a ricevere un risarcimento nel momento della distribuzione dei beni confiscati.
Il regolamento è stato approvato con 531 voti favorevoli, 51 contrari e 26 astensioni. Le nuove norme richiedono ancora l’approvazione formale del Consiglio Ue, e si applicheranno 24 mesi dopo la loro entrata in vigore.