Roma – Non è una questione personale ma poco ci manca. L’autoproclamatosi “guardiano dei conti” europeo risponde puntuto. E di fronte a chi, come il vicepremier Luigi Di Maio, lo accusa di essere tra le cause dei ‘sali-scendi’ dello spread, risponde a tono. Per Pierre Moscovici, commissario europeo per gli affari economici, da Parigi spiega che “la Commissione europea ha un ruolo istituzionale, iscritto nei trattati, che applica e che fa in modo assolutamente tecnico”.
Moscovici si erge a difesa dell’intero governo europeo specificando che “ci guardiamo bene dal fare ingerenze nella politica interna, non lo facciamo e non lo faremo, siamo semplicemente i guardiani dei trattati” e che a suo giudizio – e qui la l’affondo verso il capo politico dei Cinquestelle – “bisogna capirlo, dobbiamo essere rispettati come tali, né più né meno. Per il resto, senza essere medico, ho sempre saputo che è la febbre ad avere effetti, non certo il termometro”.
Moscovici, si dice soddisfatto per “il fatto che la “traiettoria pluriannuale” sul deficit italiano “sia stata rivista: è un buon segnale. Bruxelles infatti sembra essere attendista (o forse scettica) sulle reali capacità del governo italiano di ridurre il deficit nei tempi stabiliti. L’opinione della Commissione Ue sulla bozza di legge di Stabilità si baserà sui dati del 2018 e sugli obiettivi di bilancio fissati dal governo per il 2019. Lo fanno sapere fonti comunitarie, escludendo quindi che l’opinione possa tenere in conto i numeri che il governo stimerà per il 2020 e 2021.