Bruxelles – La prima ministra Theresa May si sta preparando per fare una nuova offerta all’Unione europea, in modo tale da superare lo stallo nelle negoziazioni per la Brexit. Lo ha detto oggi alla radio della Bbc, nel corso della conferenza dei conservatori che si sta tenendo a Birmingham in questi giorni. “Avanzeremo nuove proposte, e il motivo è che il piano presentato dall’Ue non è accettabile dal nostro punto di vista”, ha dichiarato. Per May, in sostanza, Bruxelles ha proposto un piano che “mantiene di fatto l’Irlanda del Nord nell’unione doganale, prevedendo l’esistenza di una frontiera doganale lungo il mare irlandese”.
Sempre nel corso della conferenza, alla domanda posta dalla Bbc su quanto tempo intende rimanere alla guida del Paese e del suo partito, ha parlato di “lungo termine” e non solo per quanto riguarda l’accordo sulla Brexit con l’Unione, ma anche per occuparsi “dell’agenda interna”. “Il mio messaggio, nel corso della conferenza, è stato questo: procediamo uniti e assicuriamoci che la Gran Bretagna ottenga l’accordo migliore possibile”, ha aggiunto.
Rimane ferma su un punto, la premier: i lavoratori altamente qualificati europei non subiranno un trattamento di favore rispetto a quelli provenienti dal resto del mondo, aggiungendo però che in futuro non si debba escludere un accordo commerciale tra le parti, che includa un’intesa riguardo alla mobilità reciproca tra Uk e Ue.
Per i lavoratori con un basso livello di qualifica, invece, rimane l’idea della premier di inibirne l’ingresso, motivo per cui i gruppi imprenditoriali hanno espresso allarme. In effetti, la Confederazione dell’industria britannica ha dichiarato che la stretta causerebbe una carenza di manodopera nei settori delle costruzioni e dell’accoglienza turistica. “Limitare l’accesso ai lavoratori nel Regno Unito è quanto mai controproducente”, ha affermato la Confederazione.
Riguardo all’atteggiamento non collaborativo del partito laburista, May richiama all’ordine e parla di “smettere di giocare con la politica” e cominciare ad “agire nell’interesse del Paese”. “I Labour, essenzialmente, rifiutano qualsiasi mia proposta d’accordo a prescindere, mentre sembrano disposti ad accettare qualsiasi cosa provenga da Bruxelles senza preoccuparsi di quanto questo potrebbe nuocere al Regno Unito”, ha sottolineato.