Bruxelles – Sono 250 i voli Ryanair cancellati oggi in totale, circa 40 mila passeggeri non partiti. La compagnia low cost ha dovuto affrontare numerosi scioperi da dicembre dell’anno scorso, quando si sono avviate le trattative con i sindacati e da allora, il personale ha intensificato le azioni in vista di un miglioramento delle proprie condizioni di lavoro.
Sono sei i paesi coinvolti nello sciopero di oggi: Germania, Portogallo, Belgio, Paesi Bassi, Spagna e Italia, in cui il personale di volo ha posto in essere uno sciopero di 24 ore. “La compagnia non si interessa a noi, siamo solo numeri, limoni da strizzare e buttare una volta finiti”, ha affermato un ex dipendente Ryanair, che si è unito alle proteste all’aeroporto di Bruxelles.
‘Ryanair deve cambiare’, si legge sui cartelloni dei manifestanti. Dopo l’iniziale annuncio di una cancellazione di 150 voli, altri 100 si sono aggiunti alla lista, dopo che i piloti tedeschi hanno deciso di aderire alla protesta. Si tratta del secondo più grande sciopero giornaliero nei confronti della compagnia irlandese, superato solo da quello in agosto, che aveva lasciato a piedi 55 mila passeggeri in 5 paesi europei, in pieno periodo di partenze per le ferie estive.
La low cost irlandese ritiene che siano stati fatti notevoli progressi nelle negoziazioni delle ultime settimane, compreso il raggiungimento di accordi per contratti collettivi in Italia, Gran Bretagna, Irlanda e Germania. Non sono dello stesso avviso, però, i sindacati. “Se necessario, ci saranno ulteriori scioperi. Vogliamo che Ryanair cambi”, ha affermato Ingolf Schumacher, rappresentante sindacale tedesco, a Reuters. “E non abbiamo alternative alle proteste”.