Roma – Due vincitori e uno sconfitto. I primi due sono Matteo Salvini e Luigi Di Maio, il secondo inevitabilmente, Giovanni Tria. I due vicepremier la spuntano sul ministro dell’Economia e il deficit con “manovra del popolo” salirà del 2,4%. A confermarlo i due ministri che si dicono “soddisfatti perché è la manovra del cambiamento”. I fondi per il reddito di cittadinanza saranno di 10 miliardi di euro, ha detto Di Maio, che al termine del vertice a palazzo Chigi ha anche parlato del via libera “alla pensione di cittadinanza che dà dignità ai pensionati”.
Con “il superamento della legge Fornero”, ha detto ancora il capo politico dei 5 stelle, “chi ha lavorato una vita può finalmente andare in pensione liberando i posti di lavoro per i nostri giovani, non più costretti a lasciare il nostro Paese per avere un’opportunità”. Dalla manovra non resteranno poi esclusi “i truffati delle banche che saranno risarciti con un Fondo ad hoc di 1,5 miliardi”. “Tasse abbassate al 15% per più di un milione di italiani, diritto alla pensione per almeno 400 mila italiani e altrettanti posti di lavoro a disposizione dei giovani. Superamento delle cartelle di Equitalia”, esulta Matteo Salvini.