Bruxelles – Tracciabilità di tutte le attività compiute su internet da tutti i diversi utenti, collegabili tra loro. Controllo di tutti i dati e di tutte le informazioni delle rete, stipati in un registro telematico permanente e aggiornato continuamente, in tempo reale. In una parola, ‘blockchain’. La catena dei blocchi di dati, come può essere tradotta in italiano, è la nuova tecnologia concepita per rendere internet un posto sicuro. L’obiettivo della blockchain è duplice: registrare le attività che si fanno sul web, e fare in modo che non spariscano. L’Ue lavora ad un progetto di cooperazione comune, dove l’Italia è rimasta fuori fino ad oggi. A firmare l’accordo il ministro per lo Sviluppo economico e vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio.
Al partenariato avevano aderito praticamente tutti. Ventuno paesi dell’Unione europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Norvegia) hanno già sottoscritto gli impegni nella blockchain europea il 10 aprile scorso, in occasione del Digital Day 2. Poi si sono aggiunti Grecia, Romania, Danimarca e Cipro.
“L’Italia ne era inspiegabilmente rimasta fuori”, sottolinea Di Maio dopo la firma dell’accordo con la commissaria per l’Economia digitale, Mariya Gabriel. “Sono molto contento che ora l’Italia sia entrata nel blockchain”, ha detto Di Maio, tenendo fede ad una promessa fatta dall’eurodeputato pentastellato Dario Tamburrano quando si firmò l’accordo iniziale senza l’Italia.
L’importanza della tecnologia sta nell’affidabilità. Una volta che una qualunque attività viene registrata all’interno di uno dei blocchi di dati dell’unico ‘libro contabile’, tali informazioni non possono essere modificate né manomesse. Dato che i blocchi di dati sono collegati tra loro, modificare una sola informazione vorrebbe dire automaticamente. Insomma, tutto è documentato e immutabile. “E’ come se ci fosse sempre sempre un notaio invisibile a difenderci dalle fregature”, spiega Di Maio con un esempio.
La nuova tecnologia servirà ad “accrescere la fiducia degli utenti e la protezione dei dati personali”, continua il vicepremier. Allo stesso tempo permetterà di “creare nuove opportunità di business e stabilire nuove aree di leadership dell’Ue a beneficio dei cittadini, dei servizi pubblici e delle aziende”. In un mondo sempre più votato alla digitalizzazione, la blockchain riguarda sempre più settori, e diventa sempre più strategica. Gestione dello scambio di energia, della logistica, la tutela dei dati personali, sanitari e della proprietà intellettuale, sicurezza dei registri pubblici come catasto o anagrafe: tutto è a misura di catena di blocchi di dati.