Storie di donne, ma in fondo anche storie di uomini. Anzi, spesso sono storie di uomini appena accennati, quasi in secondo piano, che però determinano, segnano, condannano la vita di donne che hanno poi il peso, la responsabilità vera di far muovere la società, la nostra storia.
E’ il libro, l’ultimo uscito di Elena Basile, diplomatica per passione (ora è ambasciatrice d’Italia in Belgio) e scrittrice per desiderio “Miraggi” (Castelvechi, 141 pagine, 18,50 euro). Forse perché diplomatica ed abituata a girare il Mondo, certamente perché donna, Basile racconta storie che si svolgono dal Portogallo all’Ungheria, dalla Svezia al Canada, con protagoniste di questi racconti che sono donne sorprese in esperienze decisive che “rivelano d’un tratto un destino, con epifanica precisione”, è scritto nella presentazione del volume.
“Miraggi” è un titolo che non deve far immaginare sogni irraggiungibili, banali volubilità che si vogliono arbitrariamente attribuire alle donne, ma concrete attese di riscatto, che alle volte si concretizzano. Sogno, realtà, ironia, tutto in un linguaggio semplice, che coglie il lettore che non conosce l’autrice di sorpresa, inizi a leggere e non riesci più a fermarti, preso da un ritmo preciso, che accompagna la narrazione. Ogni parola è al posto giusto, senza sbavature, per far cogliere, sentire il momento vissuto da quella donna, in quel racconto, in quel momento di vita.