Bruxelles – La commissione Bilancio del Parlamento europeo ha presentato la bozza per il bilancio 2019 dell’Unione europea. Tra le principali voci che figurano tra i fondi incrementati, il programma Erasmus+, la ricerca, la disoccupazione giovanile, la lotta alla migrazione e ai cambiamenti climatici.
I Mep della commissione, nel progetto di bilancio per l’anno prossimo, hanno previsto in particolare un incremento di fondi di 362 milioni di euro per il programma Erasmus+, 346,7 per la Youth Employment Initiative – a favore dell’occupazione giovanile – 74,7 per i programmi relativi alla sicurezza e 28.9 milioni per gli aiuti alle piccole e medie imprese. Riguardo alle migrazioni, gli europarlamentari hanno rinforzato certe linee del bilancio correlate alle principali rotte migratorie e ai rapporti con i paesi di provenienza dei flussi.
“Il voto di oggi ha chiuso la prima fase della procedura di bilancio per il 2019. Il Parlamento ha lavorato duramente per consegnare all’Unione un progetto di bilancio sostenibile e in linea con le nostre priorità politiche”, ha affermato l’europarlamentare Daniele Viotti (S&D), relatore del provvedimento. “Ora è il momento di negoziare con il Consiglio. Sarò in prima linea per il ripristino dei fondi che riteniamo essenziali, oltre a fornire un indirizzo per la gestione della crisi migratoria e per la disoccupazione giovanile durante la fase di conciliazione”.
I dettagli precisi sul progetto saranno resi presto disponibili; la risoluzione sarà poi votata alla riunione della commissione l’8 o il 9 ottobre; l’intero Parlamento sarà quindi chiamato ad esprimere la sua posizione sul progetto di bilancio per il 2019 il 24 ottobre. Ciò darà avvio a tre settimane di trattative di ‘conciliazione’ con il Consiglio, con lo scopo di raggiungere un accordo tra le due istituzioni in tempo per lo stanziamento del bilancio per il prossimo anno, che sarà votato in Parlamento e firmato dal presidente Antonio Tajani alla fine di novembre.
“L’Europa ha perso una buona occasione per dimostrare di essere vicina a tutti i cittadini. Tutti gli emendamenti per ottimizzare e contenere le spese amministrative nelle Istituzioni sono stati oggi respinti dalla commissione Bilancio del Parlamento europeo. Avevamo presentato proposte di taglio a sprechi e privilegi per quasi 900 milioni, erano proposte di buon senso, ponderate e motivate per dare un segnale ai cittadini. Prima di chiedere aumenti di contribuzione, ci aspettiamo dall’Unione europea spending review e lotta contro le inefficienze interne”, ha sottolineato l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Marco Valli.
“Dal bilancio UE 2019 ci sono però anche timide aperture. Siamo soddisfatti dei maggiori stanziamenti per Garanzia giovani, il Corridoio Mediterraneo e le PMI. Riproporremo i nostri emendamenti sul taglio dei costi in Plenaria e speriamo che il 24 ottobre, data del voto a Strasburgo, alcuni deputati si mettano una mano sulla coscienza e votino per un bilancio più equo”, ha concluso Valli.