Bruxelles – La cancelliera tedesca Angela Merkel ha avvertito il governo britannico che se non si raggiungono i termini di un accordo commerciale nelle prossime otto settimane, il periodo di transizione di 21 mesi verso la Brexit non sarà sufficiente, portando a un prolungamento dei negoziati. Tutto il suo appoggio, quindi, al presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, che vuole evitare in ogni modo una dichiarazione vaga e poco chiara riguardo ai termini di un futuro accordo con il Regno Unito: la cancelliera lo ha dichiarato oggi, nel corso di un incontro con degli industriali della Germania tenutosi a Berlino.
Il principale timore sottolineato da Macron e Merkel è riconducibile alla possibilità che i movimenti euroscettici possano sfruttare una dichiarazione politica ambigua in vista delle prossime elezioni del Parlamento europeo (che si terranno il maggio del prossimo anno), rendendo loro eventualmente possibile evidenziare i vantaggi dell’uscita dall’Unione. Proprio per questo motivo, per la cancelliera è essenziale fissare “concretamente” i termini dell’accordo: in caso contrario la fase dei negoziati sarà laboriosa e complicata, e il tempo a disposizione “si rivelerebbe troppo breve”, ha detto stamani. Il mancato chiarimento dei parametri che saranno parte del futuro accordo porterà quindi probabilmente al prolungamento (e al peggioramento) delle trattative.
“Non è possibile temporeggiare”, ha aggiunto Merkel, “anche perché la comunità imprenditoriale ha bisogno di chiarezza per prendere decisioni. Dobbiamo assumere delle scelte politiche, e molte di queste dipendono direttamente dalle volontà della Gran Bretagna”.
Nel frattempo, il direttore generale dell’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) ha dichiarato che si cercherà di ridurre al minimo il danno di una Brexit ‘senza accordo’, ma ha evidenziato che ciò si tradurrebbe comunque in uno scenario negativo per il Regno Unito.