Bruxelles – Il Governo della Repubblica d’Irlanda non è affatto tranquillo riguardo la questione del confine terrestre con la Gran Bretagna: il premier Leo Varadkar e la ministra per gli Affari europei Helen McEntee si sono espressi con preoccupazione, dopo che la prima ministra Theresa May è tornata con un “nulla di fatto” dal vertice Ue di Salisburgo. Eppure, l’Unione europea ha presentato delle possibilità di compromesso in merito ai controlli alla frontiera irlandese che, almeno si credeva, erano in grado di rispondere alle esigenze britanniche.
May, dice McEntee, “non ha dato scadenze per la consegna di un testo su cui lavorare per garantire l’assenza di confini rigidi tra le due Irlande”. Non manca molto al vertice straordinario in programma per ottobre, “siamo agli sgoccioli, e May probabilmente non avrà modo di presentare un’alternativa alle proposte europee per allora”. Anche perché tra una settimana e mezzo ci sarà la conferenza del partito conservatore dei Tories, e poi saremo davvero a stretto giro con il vertice.
“Quello che chiediamo è che venga messo per iscritto, in un documento vincolante, che non ci sarà un confine rigido tra Irlanda del Nord e Repubblica d’Irlanda, e che questo documento sia fornito il più presto possibile agli esperti in grado di comprendere se la proposta può funzionare o meno, qualunque essa sia”, prosegue la ministra, aggiungendo che “basta fare due conti per capire che ormai siamo al conto alla rovescia per lo scadere del tempo”.
Ieri Varadkar ha confermato che l’Unione sta lavorando sulla proposta già esistente, in modo da garantire che i controlli riguarderanno soltanto l’agricoltura e i prodotto fitosanitari: questi dovrebbero essere messi in atto tra l’Irlanda del nord e l’isola britannica. “Nessuno sta cercando di contestare lo status costituzionale dell’Irlanda del Nord”, ha detto Varadkar. “Dobbiamo allontanare l’idea di chiunque cerchi di creare un confine tra Irlanda del Nord e Gran Bretagna. Questo non è l’obiettivo dell’Ue”, ha sottolineato il premier.
L’ex segretario di Stato per la Brexit, David Davis, ha detto ieri alla Bbc che le nuove proposte sul tavolo a Salisburgo rappresentavano un ammorbidimento della posizione dell’Unione, e che riteneva ci si stesse avvicinando alla posizione del Gruppo di Ricerca europeo dei deputati euroscettici. Una fonte a Dublino ha commentato così: “Hanno mostrato buona volontà e May non ha mostrato nulla. Non si può realizzare un negoziato quando una delle parti arriva al tavolo a mani vuote”.