Bruxelles – McDonald’s non ha pagato le tasse sugli utili fatti in Europa, ma è tutto regolare. Proprio così. Un paradosso, che la Commissione europea derubrica a mera questione di “discrepanza” tra legislazioni, quella lussemburghese e quella statunitense. I servizi dell’esecutivo comunitario hanno stabilito che il granducato non ha stipulato con il gruppo di fast-food alcun accordo fiscale privilegiato. Non ci sono stati aiuti di stato, in sostanza. E’ su questo che Bruxelles investigava. L’oggetto dell’inchiesta però non sussiste. Ma McDonald’s non ha versato un centesimo all’erario di Lussemburgo, né a quelle di Washington.
Quello che è successo in pratica è che il Lussemburgo era dell’idea che McDonald’s dovesse pagare le tasse sui ricavi negli Stati Uniti, mentre negli Stati Uniti si pensava che si dovesse pagare in Europa. Il risultato è che il noto marchio non ha versato in nessuna delle due sponde dell’Atlantico. Margrethe Vestager, commissario Ue per la Concorrenza, ne è consapevole. “Non c’è stato nessun trattamento di favore. Rimane il fatto che McDonald’s non ha pagato le tasse, e questo non è giusto nei confronti dei contribuenti”.
L’Ue a quanto pare non può fare niente. Può intervenire in caso di aiuti di Stato, ma non è questo il caso. Vestager prova a pensare in positivo. “E’ una buona notizia che in questo caso specifico non ci siano aiuti di stato. E’ importante per noi, visto che siamo un’Unione fondata sullo stato di diritto”. Ecco il paradosso: nel rispetto delle regole non si sono pagate tasse come regole vorrebbero.
Tutto è stato reso possibile dal classico gioco della creazioni di rami aziendali, filiali, controllate. McDonald’s Europe Franchising (Mef) è una filiale di McDonald’s Corporation, con sede negli Stati Uniti. La società è fiscalmente residente in Lussemburgo e ha due filiali, una negli Stati Uniti e l’altra in Svizzera. Nel 2009 McDonald’s Europe Franchising ha acquisito una serie di diritti di franchising di McDonald’s da McDonald’s Corporation negli Stati Uniti, rispondenti alla filiale statunitense della società. Ma secondo la legge statunitense in materia Mef non è “stabilito in modo permanente” negli Stati Uniti, lo è per la legislazione lussemburghese.
Il principio di azienda stabilita “in modo permanente” stabilisce che si paghino le tasse laddove si producono gli utili. Per Lussemburgo ciò avviene negli Stati Uniti, per gli Stati Uniti no. Il granducato promette di correre ai ripari e rivedere la propria legislazione. “Una buona notizia”, secondo Vestager. Intanto i furbetti dell’happy meal la fanno franca.