Bruxelles – L’Italia è stata uno dei protagonisti, suo malgrado, del primo discorso al Consiglio per i diritti umani che l’Alta Commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet ha tenuto oggi, a Ginevra, aprendone i lavori, che si concluderanno il 28 settembre.
“Abbiamo intenzione di inviare personale in Italia per valutare il forte incremento di violenza e di razzismo contro migranti, persone di discendenza africana e Rom”, ha dichiarato Bachelet. Ex presidente del Cile, da inizio settembre 2018 ha assunto l’incarico di Alto Commissario Onu: è la prima donna a ricoprire il ruolo, pur avendo già guidato, all’interno dell’Organizzazione, l’Agenzia per la promozione dell’uguaglianza di genere dal 2010 al 2014.
Bachelet non ha concluso qui, aggiungendo che il Governo italiano “ha negato l’ingresso di navi di soccorso delle Ong”, con conseguenze “devastanti” per le sorti di persone provenienti da situazioni spesso al limite della sopravvivenza. “Anche se il numero dei migranti che attraversano il Mediterraneo è diminuito, il tasso di mortalità per coloro che compiono la traversata è risultato nei primi sei mesi dell’anno ancora più elevato rispetto al passato”, come evidenziato anche nell’ultimo report dell’Unhcr. L’Alto Commissario ha quindi esortato anche l’Unione europea a garantire l’accesso all’asilo e alla protezione dei diritti umani.
Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha risposto con una nota in cui ha sottolineato come l’Italia, negli ultimi anni, abbia “accolto 700 mila immigrati, molti dei quali clandestini, e non ha mai ricevuto collaborazione dagli altri paesi europei”. Impossibile quindi, a suo avviso, accettare le lezioni di nessuno, “tanto meno dall’Onu che si conferma prevenuta, inutilmente costosa e disinformata”, riferendosi ai dati delle forze dell’ordine, che hanno negato la presenza di un ‘allarme razzismo’. “Prima di fare verifiche sull’Italia, l’Onu indaghi sui propri stati membri che ignorano diritti elementari come la libertà e la parità tra uomo e donna”, ha aggiunto.
Tra gli altri protagonisti del richiamo dell’Alto Commissario c’è anche l’Austria, che sarà anch’essa soggetta a controlli da parte del personale Onu per le medesime ragioni. L’intervento ha poi toccato altri temi: la richiesta alle autorità egiziane di annullare la condanna a morte emessa nei confronti di 75 militanti dei Fratelli musulmani, la necessità di ottenere prove degli abusi commessi in Myanmar contro le minoranze Rohingya e Uiguri in Cina, la preoccupazione per i 500 bambini migranti separati dai rispettivi genitori negli Usa. Queste sono solo alcune delle questioni toccate nel discorso tenuto oggi da Bachelet.