Bruxelles – La situazione dei migranti al confine tra Croazia e Bosnia-Erzegovina è tragica, e la Commissione Ue deve intervenire quanto prima per garantire la tutela dei diritti fondamentali. È quanto viene richiesto in un’interrogazione parlamentare depositata da 22 europarlamentari, provenienti da 11 Paesi comunitari, riguardo alla grave situazione resa nota da varie Ong e testate giornalistiche. “Chiediamo alla Commissione quali iniziative intenda assumere per monitorare le condizioni dei migranti”, ha affermato l’europarlamentare italiana di Possibile Elly Shlein, tra i sottoscrittori dell’interrogazione, aggiungendo che migliaia di essi si trovano attualmente nelle città di Bihac e Velica Kladusa, in territorio bosniaco.
La Bosnia usufruisce dei fondi comunitari sull’immigrazione: sono 1,5 i milioni stanziati a giugno per la causa, a cui ne sono seguiti altri 6 ad agosto. “È doveroso, da parte della Commissione, il monitoraggio dell’utilizzo di tali fondi”, ha sostenuto Shlein.
Tra le Ong che hanno denunciato la grave situazione c’è Medici senza Frontiere, secondo cui i migranti si trovano in strutture di accoglienza totalmente inadeguate, senza possibilità di usufruire di un’accettabile assistenza medica di base.
La testata inglese Guardian, ad agosto, aveva già reso note varie testimonianze per cui le autorità croate si macchiano di numerosi abusi: violenze e furti nei confronti delle persone al confine croato-bosniaco.
“Nell’interrogazione chiediamo se siano presenti unità Frontex nell’area, oltre a domandare alla Commissione quali misure intenda adottare, in vista anche della richiesta di asilo politico nell’Unione da parte dei migranti”, ha specificato Schlein.
Tra gli italiani, hanno sottoscritto l’interrogazione anche Sergio Cofferati (S&D), Eleonora Forenza (Gue), Barbara Spinelli (Gue), Daniele Viotti (S&D), Cecyle Kyenge (S&D), Flavio Zanonato (S&D).