Bruxelles – Le difficoltà tra Serbia e Kosovo “rimangono”, ha detto l’alta rappresentante per la politica Estera e di Sicurezza Federica Mogherini, che il 7 settembre ha incontrato a Bruxelles i presidenti dei due Paesi, Aleksandar Vucic e Hashim Thaci.
Nell’ambito del Dialogo mediato dall’Ue tra Belgrado e Pristina, ci sono stati “diversi cicli di colloqui con entrambi” ha spiegato Mogherini, puntualizzando però che le riunioni si sono svolte esclusivamente in “in formato bilaterale”, dato che Vucic non vuole incontrare la sua controparte kosovara.
Nonostante l’alta rappresentante abbia assicurato che “tutte le questioni sul tavolo siano state affrontate”, rimane la sensazione che la situazione tra i due Stati balcanici rimanga tesa. Argomento centrale delle trattative è uno scambio di territori tra i due Paesi, ad appena 10 anni dalla travagliata dichiarazione di indipendenza del Kosovo dalla Serbia, con tutte le eredità di rancori mai sopiti e ferite aperte del caso.
Cedendo al Kosovo la Valle di Presevo – un’area popolata in prevalenza da albanesi, la Serbia vorrebbe mantenere il controllo sul Kosovo settentrionale. L’incentivo per lo scambio sarebbe, per entrambi gli Stati balcanici, quello della prospettiva dell’adesione all’Unione europea.
Nonostante l’esito negativo dell’incontro, la capa della diplomazia europea, come di consueto, non si perde d’animo. “Credo nel totale impegno dei due presidenti per continuare il processo e raggiungere un accordo legalmente vincolante nei prossimi mesi” per “normalizzare le relazioni”, ha affermato Mogherini.
L’alta rappresentante ha poi annunciato che convocherà un”incontro di alto livello” prima della settimana ministeriale dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite (prevista il 18 settembre a New York) “per proseguire il processo e raggiungere nei prossimi mesi un accordo”.