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    Home » Cronaca » “Gravi casi di sfruttamento dei lavoratori in Europa”. Agenzia Ue sui diritti: servono ispezioni più severe

    “Gravi casi di sfruttamento dei lavoratori in Europa”. Agenzia Ue sui diritti: servono ispezioni più severe

    L’ultimo rapporto del Fra sottolinea la gravità della situazione e la necessità di intervento. I settori più interessati sarebbero quello del cibo e delle costruzioni

    Caterina Ristori</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/@Caterina_Ue" target="_blank">@Caterina_Ue</a> di Caterina Ristori @Caterina_Ue
    5 Settembre 2018
    in Cronaca
    Lavoratori nel settore della ristorazione

    Lavoratori nel settore della ristorazione

    Bruxelles – Il problema dello sfruttamento dei lavoratori è ancora ampiamente diffuso nell’Unione europea. È quanto viene affermato dall’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali (Fra) nel suo ultimo rapporto “Severe labour exploitation: workers moving within or into the European Union”. Le ispezioni sui luoghi di lavoro non avvengono o sono inaccurate, consentendo ai datori di lavoro di porre in essere situazioni di sfruttamento gravissime. La ricerca, che ha interessato Belgio, Italia, Francia, Olanda, Polonia, Portogallo e Regno Unito, si basa sulle interviste a circa 250 lavoratori sottoposti a sfruttamento sul posto di lavoro, provenienti da paesi Ue e extra Ue. Ciò che ne emerge è quanto mai preoccupante.

    “È vergognoso che le persone come me vengano sfruttate quotidianamente sul posto di lavoro e che i datori di lavoro agiscano indiscriminatamente e senza alcun controllo”, ha affermato un commesso originario del Bangladesh che lavora in Portogallo. “Non hanno paura di alcuna conseguenza”, ha aggiunto. Più della metà degli intervistati non aveva mai assistito né aveva sentito parlare di ispezioni sul posto di lavoro; nel caso in cui queste avvenivano, i datori erano comunque avvertiti in anticipo, in modo tale da prepararsi alle visite.

    Da un’altra intervista a un lavoratore polacco emerge come spesso siano presenti moduli compilati appositamente in vista delle ispezioni, in cui è indicata una giornata lavorativa di 8 ore, quando invece se ne lavorano 14. “Nel caso di controlli, dobbiamo mostrare questo modulo. Per questo motivo crediamo poco nella reale utilità delle ispezioni”.

    Per eradicare il sistema, stando al rapporto, è essenziale compiere controlli senza avviso. “Lo sfruttamento deve essere eradicato, ed esistono i mezzi per farlo”, afferma il direttore di Fra, Michael O’Flaherty. “Le ispezioni sul lavoro svolgono un ruolo fondamentale nell’individuazione degli abusi. Per questo, gli Stati membri devono rafforzare le ispezioni”, che devono essere compiute “all’insaputa dei datori di lavoro, in modo tale da non consentire deroghe alla protezione dei diritti dei lavoratori”, attraverso una intensa collaborazione con ospedali e sindacati.

    I principali settori in cui sono state rinvenute gravi forme di sfruttamento sono quelli delle costruzioni e dell’alimentare; oltre a ciò, Fra ritiene importante avviare controlli anche nell’ambito del lavoro domestico.

    Per rendere più efficaci le ispezioni, gli Stati membri dovrebbero addestrare gli ispettori a individuare lo sfruttamento anche quando quest’ultimo non è palese. È essenziale, per l’Agenzia, il lavoro congiunto delle unità investigative degli ispettorati del lavoro e delle forze di polizia.

    Tags: Agenzia dei diritti fondamentali Uediritti dei lavoratoriispezionilavoratoriluoghi di lavorosfruttamentosindacati

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