Bruxelles – La Commissione europea concede tempo alla Germania per ridurre l’eccesso di surplus commerciale. Gli attivi tedeschi sono oggetto di raccomandazioni specifiche nonché motivo di critiche di alcuni Stati membri, in particolare l’Italia, per presunte non osservanze delle regole comunitarie (da Trattati l’avanzo non può eccedere il 6% del Pil) da parte del governo di Berlino. Da anni si chiede alla Germania di ridurre il proprio surplus, e uno degli ultimi a richiamare il Paese e la Commissione Ue all’ordine è stato l’europarlamentare greco della Sinistra unitaria (Gue), Dimitrios Papadimoulis, in un’interrogazione presentata il 20 giugno scorso.
A rispondere, in questi giorni, il commissario per gli Affari economici, Pierre Moscovici. Il francese afferma che da parte tedesca “sono state adottate diverse misure per rafforzare gli investimenti pubblici”, ma questi sforzi “non hanno ancora portato a una crescita sostenibile degli investimenti pubblici come percentuale del prodotto interno lordo”. Come se non bastasse, “progressi nel rispondere alle raccomandazioni in altri settori sono stati limitati”, inclusa la correzione degli squilibri nella bilancia commerciale che potrebbe arrivare da una maggiore spesa pubblica. “Il recente accordo di coalizione del governo tedesco – ricorda Moscovici – prevede una spesa fiscale aggiuntiva di almeno 46 miliardi di euro (corrispondente allo 0,38% del Pil all’anno)”. Ad ogni modo, “la Commissione valuterà l’attuazione delle raccomandazioni specifiche per Paese nella relazione per paese del 2019”, che dovrebbe essere pubblicata a marzo del prossimo anno.