Bruxelles – Si tenta il tutto per tutto, si vuole evitare il peggio, però ormai da ogni parte il peggio è sul tavolo. Il Regno Unito dovrebbe pubblicare questo giovedì i piani d’emergenza (contingency plan) nel caso in cui i negoziati con l’Unione europea dovessero giungere a un nulla di fatto e lasciare Londra senza nuovi accordi commerciali per il post-Brexit. Oggi si apre nella capitale dell’Ue un nuovo round negoziale, guidato dal segretario britannico per la Brexit, Dominic Raab. Le relazioni future tra i britannici e gli altri europei sono il piatto forte degli incontri, il cui esito è tutto da vedere.
A Bruxelles “sin da primo giorno” c’è sempre stata voglia di trovare un accordo di Brexit e nuove relazioni, assicura il portavoce dell’esecutivo comunitario, Alexander Winterstein, che muove implicite critiche al Regno Unito e al governo di Theresa May per i ritardi e l’assenza di progressi sul fronte negoziale. “Il capo negoziatore è sempre stato disponibile sin dal primo giorno, e questo atteggiamento non è cambiato” nel corso del tempo. Se dunque non si è ancora scritta la parola ‘fine’ ai negoziati evidentemente è per responsabilità d’oltre Manica. “Il nostro team è stato, è e sarà a completa disposizione ogni giorno”.